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Testimonianze: Carcere di Arezzo, situazione esplosiva giusta la protesta dei detenuti

“La protesta dei detenuti del carcere di Arezzo è sacrosanta perché inumana è la loro condizione di vita quotidiana. Il sovraffollamento da queste parti significa il raddoppio della presenza dei detenuti nelle celle rispetto al livello ‘ottimale’. Si tratta di un carcere vetusto che la buona volontà della direzione e il lavoro encomiabile del personale non riesce più a rendere umano. Le proteste di ferragosto , così diffuse e corali, dei detenuti nell’istituto aretino non possono cadere nel vuoto. E’ necessaria una iniziativa immediata di alleggerimento della pressione umana nelle celle, ma per farlo occorre porre fine alla politica forcaiola che ha contraddistinto questi due anni di governo di centrodestra. In particolar modo la legislazione sulle tossicodipendenze è quella che ha comportato l’ingrossamento della popolazione detenuta ed è necessario cambiare strada ed aprire alle pene accessorie e alternative.
Nel ringraziare i parlamentari e i consiglieri regionali che hanno voluto in questi giorni esercitare il potere ispettivo delle carceri conferitogli dalla legge, l’auspicio è che ci sia un rafforzamento dell’iniziativa anche delle istituzioni locali. Proponiamo un gesto simbolico in grado di tenere accesi i riflettori su questo dramma : convocare al più presto nel carcere di Arezzo, un consiglio comunale e provinciale congiunto straordinario al quale invitare anche il Ministro Alfano. “
Alfio Nicotra

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