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Milano. Migranti protestano all’interno del Cei, 14 arresti

A quindici migranti era stato notificato il prolungamento di detenzione nel Cei di Milano, conseguenza del pacchetto sicurezza entrato in vigore. Nel pomeriggio la protesta, prima pacifica, poi l’incendio di materassi. Nella notte l’intervento della polizia e carabinieri; 14 gli arrestati. Non solo Milano, da due giorni era in corso uno sciopero della fame tra la popolazione migrante rinchiusa a Torino nel Cei di corso Brunelleschi. Notte di insofferenza per la popolazione migrante rinchiusa nel Cei (Centro di identificazione ed espulsione) di Milano. Prima la protesta, durata l’intero pomeriggio di ieri, poi il danneggiamento degli arredi con l’incendio dei materassi e i danni a panche e termosifoni avvenuto a ora di cena. La tensione ha avuto seguito tutta la notte, si sono registrati solo feriti lievi contro il personale presente nella struttura detentiva, nonostante questo la Questura ha ritenuto opportuno arrestare nella mattinata 14 migranti. Le accuse contestate a quattro nigeriane, una cittadina del Gambia, quattro marocchini, tre algerini, un ivoriano e un tunisino, sono di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e incendio doloso. In mattinata la Questura ha tenuto a precisato che tra i poliziotti e i carabinieri intervenuti nella notte per sedare la protesta ci sono una ventina tra feriti leggeri e contusi. A quanto riferisce sempre la Questura la protesta sarebbe la conseguenza del disappunto generale tra gli immigrati dopo che, sempre ieri, era stato notificato a 15 extracomunitari trattenuti nel Cie un decreto di prolungamento della detenzione in base alle nuove norme sulla sicurezza. Verso mezzanotte all’esterno del centro sono giunti anche diversi esponenti dei centri sociali, che hanno urlato slogan contro le leggi sull’immigrazione e contro la Polizia, senza però dare vita ad incidenti.Insofferenza manifestata anche al Cei di Torino in corso Brunelleschi. Qui per due giorni, fino a ieri, i migranti hanno effettuato uno sciopero della fame. Dopo aver rifiutato il cibo a colazione e a pranzo, i migranti rinchiusi nella struttura hanno dato vita a cori dove chiedevano libertà. A quanto riferisce il network indymedia le proteste non sarebbero isolate e a se stanti.
fonte: ami

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