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Mobilitazioni in tutta Italia contro la guerra

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Mobilitazione nowar in tutta Italia fino al weekend. Il clou sabato, con decine e decine di piazze, a partire da quelle convocate dalla Rete Peacelink assieme ad altre 150 realtà pacifiste, di base e della sinistra.

A Bologna, grande manifestazione contro la guerra in Ucraina con partenza da piazza Nettuno, poi corteo e invasione dei viali con azioni contro una stazione Eni e una filiale Unicredit.

Il “no alla guerra” di Bologna è forte e determinato come la grande manifestazione che oggi pomeriggio, a poche ore dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ha riempito le strade del centro rispondendo all’appello condiviso da numerose realtà sociali, sindacali e politiche cittadine. Migliaia le persone che, partendo dal presidio convocato in piazza del Nettuno, hanno sfilato dietro allo striscione “No alla guerra! Né con Putin, né con la Nato”. Dal Nettuno il corteo ha percorso via Indipendenza prima di invadere i viali e percorrere via Mascarella, via Irnerio, via Alessandrini, via Oberdan, via Marsala, via Zamboni e conclusione in piazza Scaravilli. Durante il percorso, le/i manifestanti/i hanno sanzionato due simboli degli interessi economici italiani nell’area interessata dal conflitto: una stazione dell’Eni lungo i viali e poi una filiale di Unicredit in via Irnerio.

In migliaia sono scesi in strada a Napoli, con una grande bandiera arcobaleno

A Genova in piazza de Ferrari oltre 500 persone hanno risposto all’appello di Pd, M5s, Si e Arci.

A Torino gli studenti di Cambiarerotta hanno aperto lo striscione: «Fuori la guerra dall’università».

 

Corrispondenze con Radio Onda d’Urto

A Milano giovedì primo presidio in piazza Scala, mentre sabato la piazza ampia di “Milan against war” sarà quella di largo Cairoli, alle ore 15. Sulla piazza di ieri e sulle prossime iniziative a Milano, Valter Boscarello di Memoria Antifascista Ascolta o scarica

Oggi invece presidio a Palermo, manifesteranno spazi sociali, sindacati di base e comitati No Muos.

A Catania è stato indetto da Comitato NoMuos/NoSigonella, Cobas, Lhive, Movimento NoMuos, PRC, Rete antirazzista catanese, Sinistra anticapitalista, redazione I Siciliani giovani, un presidio per domenica 27 febbraio alle ore 10,30 al porto di Catania (inizio varco 04)

A Torino e a Genova, con la Fiom e i portuali che hanno organizzato due ore di sciopero e un sit in contro gli imperialismi. Partito un corteo dietro lo slogan “Contro la guerra del capitale sciopero nazionale”. Da Genova Bruno Manganaro, già segretario Fiom e ora funzionario Cgil della Liguria Ascolta o scarica

A Brescia due gli appuntamenti: alle ore 14 in piazza Duomo con il Comitato bresciano contro la guerra, mentre alle ore 16 in piazza Rovetta il presidio indetto da Acli, realtà pacifiste, associazioni e sindacati. Sempre a Brescia giovedì sera in circa 500 persone hanno partecipato alla prima risposta di piazza, nel giorno dell’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, in piazza Duomo mentre stamattina studenti e studentesse del Circolo Operaio si sono trovati in presidio in Largo Formentone. Dall’iniziativa Leila, studentessa universitaria e volontaria del Circolo Ascolta o scarica

Si alza la voce anche del mondo del lavoro contro la guerra. In un comunicato  Il Segretariato mondiale della Federazione Sindacale Mondiale afferma: Nel 1999, nel cuore dell’Europa, la NATO, gli USA, l’UE e i loro alleati hanno bombardato la Jugoslavia. Oggi, nel 2022, la Russia attacca l’Ucraina in una guerra ingiusta e distruttiva.  Tuttavia, dove sono nascosti tutti coloro che nel 1991 cercavano di persuadere tutti i popoli che la dissoluzione dell’Unione Sovietica e i rovesciamenti nei paesi dell’Europa orientale avvenivano a favore della sicurezza internazionale e della pace globale?La verità era diversa quando c’era l’Unione Sovietica, c’era un “contrappeso”, c’era un potere forte veramente a favore della pace e dell’amicizia tra i popoli.  Dopo i rovesciamenti, l’equilibrio internazionale di potere è cambiato drasticamente.  NATO, USA, UE hanno condotto guerre in Iraq, Afghanistan, Siria, Libia, Yemen, Armenia, ecc. La vera conclusione è una e una sola.  Il rovesciamento del socialismo nei paesi dell’Europa orientale ha causato solo afflizioni.

La Federazione Sindacale Mondiale esige la fine della guerra in Ucraina adesso.  L’attacco russo deve cessare ora, la NATO deve essere sciolta ora e si deve avviare un dialogo reale.

Assicuriamo ai sindacati affiliati alla WFTU nel Donbass che sosteniamo gli sforzi per garantire il loro diritto a decidere da soli per il loro presente e il loro futuro. La Federazione sindacale era e rimane contro le pratiche fasciste del governo ucraino che è una marionetta degli USA e della NATO. I popoli della Russia, dell’Ucraina e di tutti i paesi dovrebbero fare sforzi quotidiani per sviluppare la pace attraverso relazioni di amicizia e solidarietà.  La nostra lotta comune contro le contraddizioni imperialiste deve e può fermare le guerre imperialiste.”

Sabato 26 febbraio in Italia è giornata nazionale di mobilitazione contro la guerra in Ucraina: decine e decine le piazze convocate in tutta Italia rispondendo soprattutto all’appello lanciato dalla Rete Peacelink assieme ad altre 150 realtà pacifiste, di base e della sinistra. Migliaia di persone in piazza già dal mattino a Roma con un doppio appuntamento: in Piazza Santi Apostoli Rete italiana Pace e Disarmo ha indetto una manifestazione con lo slogan ‘Tutti in piazza per la pace’. All’iniziativa hanno aderito anche le sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil oltre che il mondo dell’associazionismo. Studentesse, studenti, collettivi e centri sociali si sono radunati, invece, al Colosseo per la manifestazione “Roma No War. Contro tutte le guerre”.

Da Roma Dario, nostro collaboratore e corrispondente dalla Capitale. Ascolta o scarica.

Presidio “No Guerra” anche a Firenze, a Ponte Santa Trinità, organizzato dalla Casa dei diritti dei popoli. Manifestazione anche a Torino, dove l’appuntamento stamattina era in piazza Castello promosso da Agite, Coordinamento di cittadini, associazioni, istituzioni ed enti locali contro l’atomica. Anche a Cagliari piazza mattutina che risponde all’appello lanciato dal coordinamento provinciale “Costruiamo la Pace”.

“Milano antifascista antirazzista meticcia e solidale” ha indetto dalle 15 un corteo che partito da largo Cairoli nel capoluogo lombardo per affermare che “l’Italia ripudia la guerra”. sono migliaia i partecipanti, come ci racconta il nostro collaboratore Andrea De Lotto dal corteo. Ascolta o scarica

«Siamo oltre 50 mila» diranno gli organizzatori di Milano Antifascista Antirazzista Meticcia e Solidale. Una partecipazione andata oltre le loro aspettative e oltre l’appartenenza alle tante sigle e associazioni che avevano dato la propria adesione: dai partiti di sinistra a sinistra del Pd, che non ha aderito alla manifestazione anche se suoi iscritti e simpatizzanti c’erano, ai collettivi studenteschi che in queste settimane stanno occupando le scuole, ai circoli Anpi, Arci, i sindacati di base, decine di associazioni, i centri sociali.

Ma appunto, a fare la differenza è stata l’eterogeneità delle tantissime persone presenti tenute insieme dal ripudio della guerra. Ad aprire il corteo un lunghissimo striscione fatto di tante bandiere della pace cucite insieme e poi la scritta su un altro striscione: «Milano contro la guerra». Ci sono tanti giovani e sparsi lungo tutto il corteo, dalla testa alla coda. «Finanziate il futuro non le guerre» ha scritto una ragazza su un cartello di cartone. Un’altra: «la guerra non restaura i diritti, ridefinisce i poteri». È il pezzo di corteo vicino alla testa dove ci sono il centro sociale Cantiere, l’ong Mediterranea Saving Humans, Memoria Antifascista. E poi Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Emergency con decine di bandiere. «No alle guerre sulla nostra pelle» cantano gli studenti di Studenti Tsunami e Mutuo Soccorso Milano. «Né con la Nato né con la Russia» è scritto su uno striscione sorretto da alcuni ragazzi e ragazze.

Da Milano il collegamento anche con un altro nostro collaboratore, Alberto “Abo” di Monte, che ci racconta dell’ingresso in piazza Duomo di questo corteo molto partecipato e plurale. Ascolta o scarica
Fiaccolata “No war Ucraina” invece a Bologna, alle 18, in piazza Maggiore. A Roma si torna in piazza alle 14 “contro tutte le guerre, contro tutti gli eserciti”; l’appuntamento è organizzato dalla Rete Antirazzista e l’appuntamento è alle 14 in piazza San Marco. E poi il Veneto con il presidio “Sì alla Pace – No alla guerra!” alle 16 a Venezia-Mestre organizzato da “InMARCIA Per la Pace”. Iniziative analoghe in Veneto sono previste a RovigoPadova. Da Mestre Ruggero del Laboratorio Morion di Venezia Ascolta o scarica
A Brescia due gli appuntamenti: alle ore 14 in piazza Paolo VI, con il Comitato bresciano contro la guerra. Lanciato un nuovo appuntamento per domenica 6 marzo 2022 alle 14 davanti alla base di Ghedi.  Ci racconta di questa iniziativa Giorgio Cremaschi, di Potere al Popolo e del comitato bresciano contro la guerra. Ascolta o scarica

Alle ore 16 in piazza Rovetta un altro presidio contro la guerra, indetto dal movimento non violento e diverse altre realtà pacifiste e dell’associazionismo. Una iniziativa silenziosa che per un’ora ha occupato la piazza del centro storico bresciano.  Dalla qui Marco della nostra redazione che raccoglie anche alcune testimonianze di donne Ucraine. Ascolta o scarica

 

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