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Dopo Firenze anche Roma contro i lavavetri

Nuovo attacco ai lavavetri di Roma. Dopo i rom e gli ambulanti, il Campidoglio torna a scagliarsi contro chi pulisce i vetri ai semafori attraverso il varo di un’ordinanza per eliminarli dalle strade. Ad annunciarlo è stato il presidente della commissione Sicurezza del Comune di Roma Fabrizio Santori. Ricalcando il più possibile il modello Firenze, anche gli uffici tecnici e legali del Comune di Roma si sono messi d’impegno per stilare un provvedimento che non possa essere sottoposto a nessuna ricusazione. In realtà, l’ordinanza, non coinvolge solo i lavavetri ma tutti i casi di accattonaggio definito «molesto» e secondo Fabrizio Santori «non potrà limitarsi al semplici sequestro degli strumenti di lavoro o alle sanzioni amministrative». E allora? Ecco riaffacciarsi l’ipotesi tanto cara ai sindaci: il carcere fino a tre mesi. Tutti a lavoro, dunque, per scrivere un’ordinanza «a prova di ricorsi» che giustifichi la reclusione con le motivazioni di «intralcio alla circolazione, danni all’igiene delle strade, ma soprattutto episodi di molestie e il pericolo di conflitto sociale». Tremate, tremate, i lavavetri sono tornati.

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