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Concluso il G8, 10 mila in corteo a L’Aquila, blocchi a Venezia. Rimessi in libertà gli 8 arrestati di Roma

Eravamo circa 10 mila i partecipanti alla manifestazione nazionale contro il G8 indetta dal Patto di base oggi a L’Aquila. Ed è continuata, ieri e oggi, la «contestazione diffusa» al vertice, con le azioni nei porti di Ancona e Venezia. Anche l’ultimo giorno del G8 è stato segnato dalle mobilitazioni «decentrate» e dalla manifestazione nazionale, a l’Aquila, indetta dal Patto di base e della rete No G8. Migliaia di manifestanti, arrivati in pullman e in auto da tutta Italia, hanno percorso la strada [nove chilometri] tra la stazione di Paganica e la Villa comunale, a ridosso del centro della città. La «marcia» è stata serena, ha aderito Rifondazione, Epicentro solidale, c’erano delegazioni dell’Onda e dei No Dal Molin. Tutto è andato per il meglio, anche al passaggio del corteo davanti ai cantieri delle C.a.s.e. di Bruzzano, difesi da un imponente schieramento di polizia che è risultato inutile. La manifestazione è iniziata intorno alle ore 14. Il corteo ha toccato 4 tendopoli: quella di Paganica, le 2 di Bazzano e quela di Sant’Elia. . Migliaia di manifestanti, arrivati in pullman e in auto da tutta Italia, hanno percorso la strada tra la stazione di Paganica e la Villa comunale, a ridosso del centro della città. La «marcia» è stata serena, ha aderito Rifondazione, Epicentro ssiccio lo schieramento di forze dell’ordine, tanti agenti davanti e lungo il corteo, in un clima costruito mediaticamente di esagerata e sproporzionata tensione. In testa lo striscione “Contro il G8 della crisi Per la ricostruzione sociale al 100%”, i comitati de L’Aquila, Epicentro solidale con la scritta “Una sola grande opera: ricostruire L’Aquila dal basso”. Presenti anche i vigili del fuoco, con lo striscione “Voi G8 siete il terremoto”, compagine importante nell’emergenza creata dal sisma e dalle pesanti responsabilità delle istituzioni sul disastro abruzzese, unico reale punto di riferimento per la gente terremotata trovatosi da far da tampone alle mancanze di chi fa promesse ma non le mantiene. Oltre 8 chilometri di marcia, soprattutto lungo la statale 17, fino al giungere al centro de L’Aquila dichiarato zona rossa e limite invalicabile per la cittadinanza, i giardini comunali costituiscono l’ultima frontiera concessa. E proprio li, a termine del corteo, si sono verificati brevi momenti di tensione quando un gruppo di manifestanti ha provato a forzare le transenne di corso Federico II. La manifestazione è andata poi a concludersi con una serie di interventi dal palco improvvisato e montato dal Patto di Base, momento nel quale gli applausi più sentiti sono stati nel ricordo di Carlo Giuliani, compagno ucciso dalla polizia al No G8 di Genova 2001.
Blocchi a Venezia: “siamo tutti clandestini!”
Un’iniziativa simile a quella compiuta ieri ad Ancona è stata messa in campo dalle sigle No G8 di Venezia. Questa mattina un centinaio di persone hanno bloccato le operazioni di carico di una delle navi dirette verso la Grecia, alla luce del ruolo ricoperto da Venezia in quanto approdo di tanti migranti richiedenti asilo, soprattutto curdi e afgani.
Gli 8 arrestati di Roma rimessi in libertà
Questa mattina sono stati liberati gli 8 compagni arrestati nella mattinata di martedi a Roma, durante i blocchi No G8. Il gip ha respinto la richiesta di carcerazione fatta dal pm De Falco, imponendo a 5 l’obbligo della firma. I giovani sono accusati di danneggiamento, violenza e resistenza a pubblico ufficiale nonché di porto e detenzione di oggetti contundenti, facevano parte del gruppo dei 36 fermati ad Ostiense.

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