- febbraio 13, 2014
- in Lettere dal carcere, misure repressive
L’8 febbraio, dopo 355 giorni di dura reclusione, è stata una sensazione forte quella di tornare a casa e poter riabbracciare, questa volta non da un tavolo divisorio, i miei cari. Il tintinnio di chiavi che dettava il ritmo della mia vita si è improvvisamente fermato e non osservare più il mondo da dietro quelle ...