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Terremoto e neve, sfollati detenuti a Teramo. Parenti: “Non sappiamo dove siano

E’ incredibile la situazione del carcere di massima sicurezza di Castrogno, frazione di Teramo. Nei giorni scorsi i detenuti avevano fatto sentire la propria voce, e si era sfiorata una rivolta all’interno della struttura, a causa delle condizioni di isolamento, dovute all’emergenza che da una settimana sta travolgendo l’Abruzzo, tra neve e terremoto.

Sono stati trasferiti circa 120 detenuti, mentre rimangono nella struttura le persone in regime di 41 bis e nei regimi protetti. Ma dove sono andate le persone sfollate dal carcere di Castrogno? Ad ora non è dato saperlo: “Noi familiari non abbiamo notizie da almeno due giorni, è una vergogna, non sappiamo dove siano i nostri parenti”, afferma a news-town.it la parente di un detenuto.

Sulla vicenda è intervenuta anche Rita Bernardini, dirigente del Partito Radicale, che visiterà l’istituto di pena nel pomeriggio di oggi. Bernardini, peraltro, è indicata ormai da anni da parte del mondo politico regionale come possibile futura Garante dei detenuti in Abruzzo.

Come questo giornale ha sottolineato più volte [leggi], l’Abruzzo è l’unica regione in Italia a non avere nominato la figura garante dei detenuti negli istituti della regione. Forse, se si fosse superata l’imbarazzante impasse politica sulla nomina che va avanti da mesi in Consiglio regionale, oggi i parenti dei detenuti di Castrogno saprebbero almeno dove trovare i propri familiari.

Mattia Fonzi

da news-town.it

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