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Suicidio all’opg di Aversa. E’ il terzo nel 2011

È il primo suicidio del 2011 nelle carceri campane quello di un internato nell’Ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa che si è tolto la vita martedì pomeriggio. La struttura ospita attualmente circa 300 internati, persone sofferenti psichici, autori di reati e condannati ad una misura di sicurezza. Secondo l’Osservatorio dell’Associazione Antigone Campania, l’uomo, Massimo B., del 1979 si è tolto la vita impiccandosi nella propria cella. Si tratta del terzo “morto di carcere” dopo quello di Salvatore Morelli, avvenuto nel carcere di Lecce il giorno di Capodanno e di S.H. detenuto di 35 anni, morto nel pomeriggio del  3 gennaio nel carcere di Siracusa.
«E’ triste costatare – ha dichiarato Dario Stefano Dell’Aquila, portavoce di Antigone Campania -, che un sofferente psichico, che ha fatto il suo ingresso in Opg a luglio dello scorso anno, sottoposto a misura di sicurezza provvisoria per reati non di particolare gravità, trovi la morte, dopo nemmeno sei mesi in una struttura in cui dovrebbe ricevere, in teoria, una adeguata assistenza sanitaria».
«Pur ammettendo tutti i limiti dovuti alla esiguità di risorse – ha proseguito il portavoce dell’associazione sulle condizioni delle carceri – rimane inspiegabile che una persona sottoposta ad un doppio regime di sorveglianza, sanitario e penitenziario, abbia modo di togliersi la vita senza, in pieno pomeriggio, senza che nessuno se ne accorga».

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