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Sicurezza: Il Piano Amato " Meno rom e prostitute"

Prostituzione, punire i clienti E i prefetti potranno espellere i rom
Non solo la multa, ma anche l’imbarazzo del verbale inviato a casa. E poi ancora divieto di prostituzione in determinate zone delle città, in particolare vicino ai luoghi di culto e a quelli frequentati dai bambini. E ancora, espulsioni più facili per i cittadini comunitari, in particolare i rom, dei quali c’è «un vero e proprio esodo» dalla Romania, rafforzare la certezza della pena, dare più risorse e forze fresche per le forze dell’ordine. Questo il piano esposto ieri dal ministro degli Interni Giuliano Amato ieri alla Commissione Affari costituzionali del Senato in attesa del «pacchetto sicurezza» che dovrebbe essere pronto tra qualche settimana. Ma le perplessità sono molte, a partire dalle proposte sulla prostituzione. I primi a non essere convinti delle proposte del ministro sono associazioni cattoliche come la Caritas, che temono che in questo modo la prostituzione si trasferisca in luoghi incontrollabili e nascosti oppure al chiuso. Sull’argomento c’è da alcuni mesi al lavoro un Osservatorio, presieduto dal sottosegretario all’Interno, Marcella Lucidi, cui partecipano diverse associazioni, con il compito di fornire al ministro una relazione sull’argomento che tenga insieme le ragioni di tutti i soggetti interessati. Una mediazione – attesa a giorni – che potrebbe essere in linea con quanto proposto oggi dal ministro. Amato, da parte sua, ha ricordato che «azioni repressive contro questa comunità servono più in Romania, da dove è in atto un vero e proprio esodo di rom che scappano da condizioni di non vita. Lo abbiamo detto anche oggi al rappresentante del governo rumeno». Ed essendo la Romania entrata nell’Unione europea, si pensa a rendere più agevole l’espulsione, dando ai prefetti il potere di espellere i cittadini comunitari per motivi di sicurezza pubblica, che ora è in capo al ministro.

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