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Roma: Migliaia di persone in piazza contro la guerra

Decine di migliaia di persone in piazza a Roma per dire no alla guerra.

Almeno 50mila persone hanno manifestato questo pomeriggio da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni. Bandiere della pace, simboli di sindacati e associazioni, cartelli scritti a mano hanno dimostrato l’opposizione all’invasione dell’Ucraina realizzata da Putin, solidarietà agli ucraini sotto le bombe e ai russi colpiti dalla repressione. Netta, da parte di tutte le realtà partecipanti, è stata la condanna dell’invio di armi italiane ed europee sullo scenario di guerra.

Forse è per questo che la mobilitazione, a differenza di quelle organizzate nei giorni scorsi da chi ha votato Sì agli stanziamenti militari, è stata oscurata dai mezzi di comunicazione. I movimenti hanno sfilato in un grande spezzone sociale dietro lo striscione: «Né con Putin, né con la Nato. Nessun’arma, nessun soldato».

Nei giorni scorsi erano emerse numerose tensioni per vie delle modifiche al documento unitario che ha visto togliere i riferimenti al rifornimento di armi all’esercito Ucraino e alle responsabilità della NATO. Per questo alcune realtà si sono sfilate dalla piazza creando altri appelli e  concentramenti.

La testa del corteo ha visto una folta presenza di bandiere di CGIL e ARCI. A fine corteo si è poi aggiunto lo spezzone di Osa, Cub e Potere al Popolo, scesi in piazza con un proprio manifesto, critico rispetto a quello principale, e che ha deciso di muoversi da una piazza differente.

Dal palco sono intervenute rifugiate afghane che hanno condannato ogni guerra, attivisti dei Fridays for future che hanno ribadito l’esigenza di rompere la dipendenza dalle fonti fossili (gas compreso) e virare rapidamente sulle rinnovabili, i promotori della giornata della Rete italiana pace e disarmo.

Syria e Pietro, studenti del movimento della Lupa, hanno invitato a proseguire e intensificare la mobilitazione chiedendo l’indizione di uno sciopero generale contro la guerra e rilanciando la partecipazione allo sciopero femminista dell’8 marzo.

le corrispondenze con Radio Onda d’Urto

H 17.00 Il commento e le valutazioni di Dario, nostro collaboratore da Roma Ascolta o scarica

H 16.10 Il corteo termina in Piazza San Giovanni come ci racconta Rosangela Ascolta o scarica

 H 15.10 La seconda corrispondenza di Rosangela Ascolta o scarica

H 14.57 Stefano Bertoldi, nostro collaboratore, ci racconta la prima parte del corteo Ascolta o scarica

H 14.45 La prima corrispondenza di Ronsagela della nostra redazione Ascolta o scarica

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