Assistere l’Ucraina fornendo armi letali di offesa è un grave sbaglio che induce rischi sempre più elevati. Per tutti: per gli ucraini anzitutto; e poi per il mondo intero.
“La minaccia portata oggi dalla Russia è una spinta a investire nella difesa più di quanto abbiamo mai fatto finora”, ha dichiarato Draghi in parlamento il 1 marzo. Tra i maggiori sostenitori della difesa comune c’è la Germania, che di recente si è posta l’obiettivo di aumentare le spese militari almeno al 2 per cento del proprio Pil.
Radio Onda Rossa ne ha parlato con Antonio Mazzeo (curatore del saggio Militarismo e militarizzazione in tempi di pandemia nel libro edito dall’Osservatorio Repressione “Umanità a perdere. Sindemia e resistenze“) sulla decisione dell’Italia di inviare armi all’Ucraina e dell’aumento delle spese militari; delle prossime mobilitazioni contro la guerra; del militarismo che entra nella scuola.
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