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Rifondazione Comunista chiede l’immediato rilascio degli attivisti arrestati

Questa mattina, nell’ambito di un’inchiesta partita dalla procura di Torino, a seguito della protesta studentesca contro il G8, sono state attuate numerose perquisizioni ed arresti in tutta Italia contro attivisti del movimento dell’onda.
Al momento le notizie parlano di attivisti arrestati a Padova, Bologna, Torino, Napoli, e L’Aquila.
Ma i contorni dell’operazione sono ancora confusi.
Quello che appare chiaro, invece, è il meccanismo repressivo che mira a colpire il movimento di contestazione al G8 e le mobilitazioni studentesche degli ultimi mesi: studenti, precari, giovani che in questi mesi hanno dimostrato, con i fatti e con le analisi, la vitalità di una generazione che molti, evidentemente, vorrebbero schiacciata dalla crisi.
L’operazione odierna svela le carte in tavola: punisce chi ha saputo generalizzare lo slogan “Noi la crisi non la paghiamo”, punisce chi non si è arreso ad un destino di precarietà, punisce chi, alle lamentele, ha preferito la pratica dell’autoriforma, punisce chi si oppone ad un governo razzista e xenofobo.
Chiediamo l’immediato rilascio degli attivisti arrestati, denunciamo la volontà del Ministro degli Interni di voler alzare “la tensione” alla vigilia del vertice del G8, ribadiamo il diritto a manifestare il dissenso.

Eleonora Forenzasegreteria nazionale PRC

Italo Di Sabatoresp. Osservatorio sulla Repressione del PRC

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FERRERO (PRC), INACCETTABILI ARRESTI AD OROLOGERIA

”Gli arresti di stanotte, che seguono le limitazioni del diritto a manifestare attuate in varie occasioni dal governo ed un clima di intimidazione in occasione delle manifestazioni, segnalano in modo pieno la strategia del governo: cerca di trasformare il confronto politico e sociale in un problema di ordine pubblico e in questo modo di circoscrivere e ridurre al minimo le espressioni del dissenso”: lo afferma Paolo Ferrero, segretario del Prc. ”Il tutto – prosegue – mentre i provvedimenti del governo (a partire dal pacchetto sicurezza) violano palesemente la Costituzione e legittimano il formarsi di squadracce in ogni citta’. E’ del tutto evidente che gli arresti di stanotte sono arresti ad orologeria, tesi a criminalizzare il movimento contro il G8: si tratta di una operazione politica inaccettabile che denunciamo con forza. Per parte nostra siamo impegnati alla costruzione di un movimento di massa contro le politiche del governo e di Confindustria, a partire dalle iniziative contro il G8. Riteniamo infatti che solo la costruzione di un largo movimento di massa, non violento nei modi quanto radicale nei contenuti, possa sconfiggere il tentativo reazionario del governo e aprire la strada – conclude – ad una uscita da sinistra e democratica dalla crisi attuale”.

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