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Repressione a Brindisi: 18 arresti per lotte sociali

Con le accuse di violenza privata aggravata, arbitraria invasione e occupazione di aziende, sabotaggio e interruzione di servizio pubblico, la Digos della questura di Brindisi ha arrestato 18 componenti del Comitato dei disoccupati di Brindisi. Tra i destinatari dei provvedimenti vi è il capo storico dei Cobas, e promotore del Comitato disoccupato, Roberto (detto ‘Bobò) Aprile.
Le indagini della Digos sono state avviate lo scorso primo marzo quando l’allora neonato Comitato occupò le sedi della Monteco, la società che compie il servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani. Uno degli arrestati è accusato anche di evasione perchè al momento della protesta era agli arresti domiciliari. Gli arresti sono stati compiuti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice delle indagini preliminari Giuseppe Licci su richiesta del sostituto procuratore Pierpaolo Montinaro. Sono indagate altre 11 persone che hanno ricevuto informazioni di garanzia. Per fornire informazioni sull’operazione di polizia è prevista una conferenza stampa alle 10.30 col procuratore della Repubblica, Marco Dinapoli, il sostituto procuratore Pierpaolo Montinaro, il questore, Alfonso Terribile, e il dirigente della Digos, Vincenzo Zingaro.
E’ più che evidente la sproporzione tra i “fatti” contestati e il provvedimento preso. Se si pensa di governare in questo modo la crisi, non andrete molto lontano.
fonte: Contropiano

COMUNICATO DELLA CONFEDERAZIONE COBAS SULL’ARRESTO DI BOBO APRILE E ALTRI 7 COMPAGNI A BRINDISI

Il compagno Bobo Aprile della Confederazione Cobas di Brindisi , animatore dei movimenti sociali,sindacali,ambientalisti,culturali, di tutela dei diritti dei migranti e degli oppressi, questa mattina è stato privato della libertà personale e posto agli arresti domiciliari, insieme a lui altri 7 arrestati e 10 denunciati del movimento dei disoccupati organizzati.
I capi di imputazione parlano di “ interruzione di pubblico servizio , violenza privata ,…” in riferimento alle lotte promosse dalla Confederazione Cobas per sostenere il diritto al lavoro dei disoccupati , aprendo una vertenza con la ditta Monteco , che svolge in appalto lo smaltimento dei rifiuti urbani.
In particolare , si fa riferimento alle giornate di lotta del 1-2 marzo 2011, quando si produsse una forte astensione dal lavoro e dal servizio , il cui clamore dette luogo all’avvio delle trattative con l’allora sindaco Mennitti (poi dimissionario, ora c’è il commissario Prefettizio in attesa di elezioni) che aprì un tavolo con i Cobas per affrontare la situazione. Sono trascorsi 8 mesi da quella usuale e giusta iniziativa senza che alcuna
comunicazione sia stata fatta agli attuali perseguitati : desta sospetto che l’operazione sia scattata il giorno stesso che nella piazza principale di Brindisi ( piazza Vittoria ,ore 17) è prevista e confermata la grande
manifestazione indetta dai Cobas in sostegno dell’occupazione, dei diritti e della dignità dei disoccupati e dei lavoratori , alla vigilia della mobilitazione nazionale del 15 ottobre a Roma .
La Confederazione Cobas deplora e denuncia il comportamento subdolo e fazioso degli inquirenti , votato a reprimere le lotte sindacali e popolari invece che a proteggere coloro che soffrono l’indigenza e le discriminazioni. Ciò è ancora più grave a Sud , dove endemica è la carenza del lavoro e massiva è l’esclusione sociale e l’emigrazione, dove l’impegno civile e sindacale è visto di malocchio è c’è più disponibilità tra gli inquirenti a fare carriera ai danni del protagonismo sociale.
La Confederazione Cobas mobilitata nel fornire il massimo sostegno ai lavoratori e ai ceti popolari – investiti da questa tremenda e permanente crisi causata dalle banche e dalla speculazione finanziaria – attraverso vertenze e azioni dirette , scioperi e manifestazioni , assume la liberazione di Bobo e degli altri 7 compagni arrestati come impegno incondizionato e teso alla scarcerazione immediata, anche per dare a questi nostri compagni la possibilità di partecipare alla manifestazione nazionale a Roma del 15 ottobre, a cui stavano contribuendo con i bus delle lotte dei disoccupati, dei lavoratori e degli ambientalisti brindisini.
A Bobo , ai compagni arrestati e denunciati , la Confederazione Cobas esprime i più sinceri sentimenti di affetto e solidarietà , l’impegno a riportarli subito tra di noi e nelle lotte .


Roma 12 ottobre 2011


CONFEDERAZIONE COBAS

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