COMUNICATO DELLA CONFEDERAZIONE COBAS SULL’ARRESTO DI BOBO APRILE E ALTRI 7 COMPAGNI A BRINDISI
Il compagno Bobo Aprile della Confederazione Cobas di Brindisi , animatore dei movimenti sociali,sindacali,ambientalisti,culturali, di tutela dei diritti dei migranti e degli oppressi, questa mattina è stato privato della libertà personale e posto agli arresti domiciliari, insieme a lui altri 7 arrestati e 10 denunciati del movimento dei disoccupati organizzati.
I capi di imputazione parlano di “ interruzione di pubblico servizio , violenza privata ,…” in riferimento alle lotte promosse dalla Confederazione Cobas per sostenere il diritto al lavoro dei disoccupati , aprendo una vertenza con la ditta Monteco , che svolge in appalto lo smaltimento dei rifiuti urbani.
In particolare , si fa riferimento alle giornate di lotta del 1-2 marzo 2011, quando si produsse una forte astensione dal lavoro e dal servizio , il cui clamore dette luogo all’avvio delle trattative con l’allora sindaco Mennitti (poi dimissionario, ora c’è il commissario Prefettizio in attesa di elezioni) che aprì un tavolo con i Cobas per affrontare la situazione. Sono trascorsi 8 mesi da quella usuale e giusta iniziativa senza che alcuna
comunicazione sia stata fatta agli attuali perseguitati : desta sospetto che l’operazione sia scattata il giorno stesso che nella piazza principale di Brindisi ( piazza Vittoria ,ore 17) è prevista e confermata la grande
manifestazione indetta dai Cobas in sostegno dell’occupazione, dei diritti e della dignità dei disoccupati e dei lavoratori , alla vigilia della mobilitazione nazionale del 15 ottobre a Roma .
La Confederazione Cobas deplora e denuncia il comportamento subdolo e fazioso degli inquirenti , votato a reprimere le lotte sindacali e popolari invece che a proteggere coloro che soffrono l’indigenza e le discriminazioni. Ciò è ancora più grave a Sud , dove endemica è la carenza del lavoro e massiva è l’esclusione sociale e l’emigrazione, dove l’impegno civile e sindacale è visto di malocchio è c’è più disponibilità tra gli inquirenti a fare carriera ai danni del protagonismo sociale.
La Confederazione Cobas mobilitata nel fornire il massimo sostegno ai lavoratori e ai ceti popolari – investiti da questa tremenda e permanente crisi causata dalle banche e dalla speculazione finanziaria – attraverso vertenze e azioni dirette , scioperi e manifestazioni , assume la liberazione di Bobo e degli altri 7 compagni arrestati come impegno incondizionato e teso alla scarcerazione immediata, anche per dare a questi nostri compagni la possibilità di partecipare alla manifestazione nazionale a Roma del 15 ottobre, a cui stavano contribuendo con i bus delle lotte dei disoccupati, dei lavoratori e degli ambientalisti brindisini.
A Bobo , ai compagni arrestati e denunciati , la Confederazione Cobas esprime i più sinceri sentimenti di affetto e solidarietà , l’impegno a riportarli subito tra di noi e nelle lotte .
Roma 12 ottobre 2011
CONFEDERAZIONE COBAS
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