Alfredo Cospito è stato ritrasferito dal carcere di Opera all’ospedale San Paolo di Milano su indicazione dei medici.

Come riporta l’Agi, sarebbe stato un “possibile inizio di acidosi” a determinare il nuovo ricovero dell’anarchico in sciopero della fame. Una condizione clinica che può essere causata proprio dal digiuno che si protrae dall’ottobre dello scorso anno ed è determinata da un accumulo di acidi nell’organismo.

Sabato scorso il medico Andrea Crosignani che lo aveva visitato in carcere aveva constatato un abbassamento del sodio e una ‘tenuta’ del potassio ma aveva spiegato all’avvocato Flavio Rossi Albertini che gli ultimi esami risalivano a qualche giorno prima e ci si sarebbe potuto aspettare un peggioramento se avesse continuato a non assumere integratori.

Dopo la bocciatura da parte della Cassazione, Cospito ha infatti rifiutato l’assunzione di integratori (a partire dal potassio) che nelle settimane precedenti avevano portato a un miglioramento delle sue condizioni di salute. Sabato il medico Marco Crosignani, nel corso della visita in carcere, l’aveva trovato “molto affaticato”, constatando un abbassamento del sodio. “La situazione sta deteriorando rapidamente”, aveva detto lo stesso medico, chiedendo all’avvocato di anticipare una nuova visita a mercoledì.

Secondo quanto riferisce l’Adnkronos, il trasferimento di Cospito è stato reso necessario perché alcuni valori risulterebbero troppo alti rispetto alla norma, dunque gli esami medici, possibili solo in una struttura più adeguata, dovranno cercare di comprendere questi risultati ‘anomali’.

Nei giorni scorsi Cospito dal carcere con una lettera si era detto pronto a morire per far conoscere a tutti il 41bis“Ai vostri sporchi giochetti politici non mi presto – scrive – la mia morte porrà un intoppo a questo regime. Mi avete prima mortificato come il terrorista sanguinario poi mi avete santificato come l’anarchico martire che si sacrifica per gli altri, adesso mortificato di nuovo. In realtà il problema dello Stato italiano è che non si venga a sapere di tutti i diritti umani che vengono violati in questo regime. Ci dovevate pensare prima a mettere un anarchico qui dentro”.

Radio Onda Rossa analizza con l’avvocato Flavio Rossi Albertini, le condizioni di salute di Alfredo: come noto, Alfredo ha sospeso gli integratori che stava assumendo, soprattutto il potassio, ed è stato nuovamente rinchiuso nel carcere di Opera. In caso di peggioramento, non sappiamo ancora quale potrebbe essere il trattamento visto che il Comitato Nazionale per la Bioetica non si è ancora espresso in merito alla possibilità dell’alimentazione forzata. Intanto l’avvocato Rossi Albertini ha posto un’istanza al magistrato di sorveglianza perché, viste le condizioni fisiche di Alfredo, possa essere messo in una situazione diversa dal carcere perché possa ristabilire le sue condizioni di salute.

Sul piano piano giuridico, è chiaro – dice l’avvocato – che la sentenza della Corte di Cassazione del 24 febbraio ha tagliato le gambe a qualunque tentativo nei tempi plausibili per Alfredo, ma è evidente anche la grande importanza del pronunciamento del Comitato dei diritti umani dell’Onu che ha sollecitati l’Italia ad assicurare il rispetto degli standard internazionali e del Patto internazionale sui diritti civili e politici in relazione alle condizioni detentive di Alfredo Cospito citando in specifico gli articoli 7 e 10 dell’accordo che tutelano “il diritto a non essere sottoposto alla tortura né a punizioni o trattamenti crudeli, disumani e degradanti”, l’umanità di trattamento nonché il rispetto della dignità umana per chi è privato/a della propria libertà. Nel frattempo viene posta un’istanza alla Cedu, Corte Europea dei Diritti Umani.

Rimane comunque la fondamentale lotta contro il 41 bis che Alfredo, insieme a tutt* coloro che hanno voluto supportarlo, ha avuto la forza di mettere al centro. Ascolta o Scarica