Per il p.m R. Licci, titolare dell’inchiesta, diversi agenti della polizia municipale parmense pestarono e insultarono, in maniera reiterata, lo studente di origine ghanese Emmanuel Bonsu Foster. Vengono quindi confermate le accuse di sequestro di persona, lesioni, insulti razzisti e perquisizione arbitraria contestate nel corso delle indagini. In Emilia, dopo il caso Aldrovandi, emergono altri episodi in cui agenti di polizia, nel normale operato di controllo del territorio, si rendono responsabili di una condotta deviante.4 marzo 2009 – Rootz
I fatti: il ventinove Settembre scorso, Emmanuel Bonsu, 24 anni, ghanese, venne indebitamente coinvolto in un’operazione della polizia municipale parmense. Cosa gli fu fatto? Buttato e immobilizzato a terra con un piede sulla testa, gli fu puntata una pistola contro e fracassata l’orbita sinistra. Fu picchiato anche durante il trasporto al comando di polizia dall’agente Villani. Lo stesso agente, insieme a Cremonini e Fatantuono, ha continuato a pestare lo studente durante l’interrogatorio. Fatantuono si è pure fatto fotografare insieme ad Emmanuel una volta sanguinante ed ammaccato per i colpi ricevuti. Gli è stato fatto firmare un verbale falso da Frattini, che l’ha percosso con una bottiglia d’acqua. Tutti l’hanno ripetutamente insultato con frasi razziste. Nei giorni successivi,poi, gli era stata recapitata una busta contenente le notifiche degli atti relativi al suo fermo su cui c’era scritto “Emmanuel negro”. La chiusura delle indagini: i quattro aguzzini rimangono ai domiciliari. Il Tribunale del Riesame ha infatti confermato le accuse già contestate nell’ordinanza di custodia cautelare. Per gli altri sei, diversamente coinvolti, rimane l’interdizione dai pubblici incarichi disposta dal comando della polizia municipale e dal Comune. La loro colpa più grave è quella di aver fornito alla magistratura verbali falsi.
I fatti: il ventinove Settembre scorso, Emmanuel Bonsu, 24 anni, ghanese, venne indebitamente coinvolto in un’operazione della polizia municipale parmense. Cosa gli fu fatto? Buttato e immobilizzato a terra con un piede sulla testa, gli fu puntata una pistola contro e fracassata l’orbita sinistra. Fu picchiato anche durante il trasporto al comando di polizia dall’agente Villani. Lo stesso agente, insieme a Cremonini e Fatantuono, ha continuato a pestare lo studente durante l’interrogatorio. Fatantuono si è pure fatto fotografare insieme ad Emmanuel una volta sanguinante ed ammaccato per i colpi ricevuti. Gli è stato fatto firmare un verbale falso da Frattini, che l’ha percosso con una bottiglia d’acqua. Tutti l’hanno ripetutamente insultato con frasi razziste. Nei giorni successivi,poi, gli era stata recapitata una busta contenente le notifiche degli atti relativi al suo fermo su cui c’era scritto “Emmanuel negro”. La chiusura delle indagini: i quattro aguzzini rimangono ai domiciliari. Il Tribunale del Riesame ha infatti confermato le accuse già contestate nell’ordinanza di custodia cautelare. Per gli altri sei, diversamente coinvolti, rimane l’interdizione dai pubblici incarichi disposta dal comando della polizia municipale e dal Comune. La loro colpa più grave è quella di aver fornito alla magistratura verbali falsi.
Share this: