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Palermo: la digos denuncia esponente di Articolo 3

Su Claudio Lo Bosco, esponente di punta di Articolo 3,  è piombata – inaspettatamente – l’accusa di aver partecipato a una manifestazione non autorizzata. Non è la prima volta che la digos parlermitana usa questi metodi,  in molte altre occasioni hanno tentato di reprimere coloro che più si sono esposti in difesa delle fasce più deboli ed emarginate della cittadinanza, come Toni Pellicane e Pietro Milazzo, per citarne solo alcuni. 
I fatti: L’11 febbraio alla libreria Mondadori sita in via Ruggero Settimo a Palermo, era prevista la presentazione del libro di Domenico Di Tullio “Nessun dolore, una storia di CasaPound”; l’autore è un esponente di CasaPound, associazione di estrema destra. Alcuni gruppi studenteschi e centri sociali di sinistra hanno organizzato un presidio di fronte alla libreria con lo scopo di impedire lo svolgimento dell’evento. Il presidio si è tenuto e i manifestanti sono riusciti nel loro intento: la presentazione è stata fatta saltare per motivi di ordine pubblico.
Mercoledì 23 marzo, sempre presso la libreria Mondadori di Via Ruggero Settimo, la presentazione del libro si è tenuta e contemporaneamente, nelle adiacenze dell’edificio, si sono verificati scontri tra i manifestanti che volevano nuovamente impedire lo svolgimento dell’evento e la polizia.
Claudio Lo Bosco sino al mese di aprile 2011 ha ricoperto la carica di Presidente dell’Associazione Omosessuale Articolo Tre di Palermo. Circa una settimana prima dell’11 febbraio, in una riunione dei soci dell’Associazione si è discusso se dare l’adesione al presidio previsto davanti alla libreria. Tutti i partecipanti alla riunione, compreso Claudio Lo Bosco, avevano espresso parere negativo, perché l’impostazione generale della manifestazione non era condivisibile, essendosi sempre l’associazione schierata a favore della libertà d’opinione e d’espressione, anche quando le idee esposte non fossero state in alcun modo condivise dai membri di Articolo Tre, come nel caso specifico in discussione. Si era invece, nella stessa riunione, manifestata la disponibilità di massima a partecipare ad un’eventuale iniziativa in cui si fosse spiegato all’opinione pubblica cittadina la natura politica di estrema destra dell’associazione CasaPound, lontano però dalla libreria dove si sarebbe dovuta svolgere la presentazione, non volendo in alcun modo impedire con questo ipotetico incontro lo svolgimento della presentazione stessa. Coerentemente con questa impostazione, nel mese di marzo, in prossimità del 23, Articolo Tre aveva pubblicamente aderito all’idea di dar vita ad un’iniziativa di natura simile a quella a cui aveva pensato in precedenza, progetto che però non si è realizzato.
Data la posizione personale di Claudio Lo Bosco e collettiva dell’Associazione che presiedeva, Claudio Lo Bosco non poteva partecipare e non ha di fatto partecipato alla manifestazione dell’11 febbraio come a quella del 23 marzo. Claudio Lo Bosco, sia l’11 febbraio che il 23 marzo, mentre le due manifestazioni si svolgevano si trovava a Palermo in compagnia di Carlo Verri e di altre persone. Il 23 marzo inoltre, trovandosi in prossimità della libreria Mondadori subito prima che il presidio degenerasse negli scontri, Claudio Lo Bosco ha avuto un colloquio casuale con il funzionario della Digos Dott. Pampillonia , al quale ha chiarito la sua posizione contraria alla manifestazione in corso, che voleva ancora una volta impedire lo svolgimento della presentazione del libro. In quell’occasione il funzionario predetto si era informato presso Claudio Lo Bosco sulla data della manifestazione Europride di Roma (prevista per l’11 giugno p.v.) e sull’eventuale partenza organizzata di partecipanti da Palermo.

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