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NoTav: Processo a Erri De Luca

Si è svolta oggi la prima udienza del processo che vede Erri De Luca imputato per le sue opinioni espresse sulla lotta No Tav.

Lo scrittore è stato rinviato a giudizio per istigazione a delinquere in relazione ad alcune dichiarazioni rilasciate a Radiorai e ad altre testate lo scorso settembre, in cui affermava che «la Tav va sabotata». Lo ha deciso il gup di Torino Roberto Ruscello all’udienza preliminare, ritenendo valida la tesi del pm Andrea Padalino che ha sottolineato come con quelle frasi Erri De Luca volesse «condizionare l’agire di altri». L’accusa arriva dai soliti due pm Rinaudo e Padalino, con Ltf che si è costituita parte civile all’interno del processo.

L’udienza si è svolta in un’aula gremita di attivisti No Tav che hanno raggiunto il Tribunale di Torino per assistere al processo ed esprimere solidarietà allo scrittore. Quello riservato a Erri De Luca è chiaramente un processo politico che ancora una volta vede al centro dell’attenzione la libertà d’espressione negata e mira a colpire chi si oppone alla costruzione della linea ad alta velocità, così come chi si schiera apertamente dalla parte del movimento No Tav.

All’interno dell’udienza, il giudice ha respinto la richiesta della Procura di far testimoniare l’architetto Mario Virano, presidente dell’Osservatorio sulla Torino-Lione, circostanza che è stata accolta con favore dalla difesa.

All’esterno del Tribunale, dalle 9 di mattina, si è tenuta una lettura collettiva de La Parola Contraria di Erri De Luca, libro distribuito gratuitamente durante la mattinata.

“Sul banco degli imputati mi piazzano da solo, ma solo lì potranno. Nell’aula e fuori, isolata è l’accusa”.

L’intervista allo scrittore realizzata all’esterno del Tribunale di Torino poco dopo l’udienza di questa mattina:

 da InfoAut

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