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In nome del “decoro” rimosso murales con Berlusconi, Di Maio e Salvini nei panni dei “bari” del Caravaggio

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Un quadro con tanto di cornice, in stile caravaggesco col titolo ‘I bari’, che ritrae Luigi Di Maio, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi in abiti d’epoca, intenti a giocare a carte, e con accanto la firma ‘Sirante’ e un cartellino in stile museale con il titolo e la descrizione.

E’ la nuova opera di ‘street art’ apparsa questa mattina su un muro di via de’ Lucchesi, di fronte alla sede dell’Agenzia ANSA, a due passi dal palazzo del Quirinale dove il presidente Mattarella è impegnato in questi giorni nel secondo giro di consultazioni in vista della formazione del nuovo governo.

L’opera, corredata da una larga cornice dorata in polistirolo attaccata al muro, è accompagnata dal cartellino in semplice carta bianca, anch’esso incollato al muro di fianco a destra, con la data “2018”, la tecnica utilizzata, “stampa grafica su carta” e la descrizione: “Sirante prende spunto da una celebre opera del suo maestro. Il quadro rappresenta una truffa. Un anziano ‘ingenuo’ sta giocando a carte con un suo oppositore il quale in complotto con un suo avversario trucca il gioco della politica. Questa scena, così teatrale, descrittiva e realistica contiene un monito morale, una condanna del malcostume, in particolare delle strategie dei politici“.

La nuova installazione ricorda l’opera di ‘street art’ con il bacio fra Salvini e Di Maio, a firma ‘Tvboy’, apparsa nelle scorse settimane in via del Collegio Capranica a due passi da Montecitorio.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Comando piazza Venezia che hanno allertato l’Ufficio decoro del Comune per la rimozione, avvenuta poco dopo, ad opera degli stessi militari che hanno staccato il quadro dal muro e lo hanno portato via. Gli stessi carabinieri invieranno un’informativa in Procura.

Il sociologo Alessandro Dal Lago sulla sua pagina facebook cosi commenta la rimozione da parte dei carabinieri: ” Dopo le elezioni del 4 marzo, si ha sempre più l’impressione che una marea di conformismo stia lentamente ma inesorabilmente sommergendo la nostra sciagurata penisola. Vi ricordate il murale con il bacio tra Salvini e Di Maio fatto celermente cancellare dalla sindaca Raggi? Ma oggi succede di peggio. Una rivisitazione ironica di “I bari” di Caravaggio (un finto quadro con cornice in polistirolo appeso a pochi passi dal Quirinale), con i volti di Berlusconi, Salvini e Di Maio al posto dei personaggi originali, è stata immediatamente rimossa dai carabinieri. Da quando la Benemerita si occupa di arte o pulizia murale? È chiaro che qualche funzionario della questura di Roma o del Ministero degli interni ha pensato bene di non offendere la delicata sensibilità dei tre possibili, anche se non del tutto probabili, prossimi padroni d’Italia.
Si tratta di un fatto irrisorio, ma rivelatore di una deriva politico-culturale preoccupante: in poche parole del fatto che ogni potere, piccolo o grande, ha deciso di saltare sul carrozzone delle due destre trionfanti in Italia, quella ipocrita e polimorfa di Di Maio e quella para-fascista di Salvini (funzionari dello stato, imprenditori, manager, magistrati in cerca di visibilità, “sociologi”, vedette dello spettacolo in cerca di gloria, ballerine, mosche cocchiere ecc.).
La salute di una società si misura sulla sua capacità di irridere il potere. Poiché i ribelli di un tempo, giunti al potere, si trasformano inevitabilmente in occhiuti difensori delle proprie prerogative, è indispensabile, oltre che rivelare le piccole ignominie che compiono o si apprestano a compiere, smascherare la loro vacuità, supponenza e protervia (basta guardare le loro faccine o faccione sudaticce, lustre o sporcate dalla barbetta per capire quello che ci aspetta).
Rimuovendo la parodia di Caravaggio, i carabinieri hanno dato un bel segnale di conformismo alla società italiana.”

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