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MIlano: La Cassazione conferma condanne ai compagni di Dax

E’ andata male, come però gli amici e i compagni di Dax avevano già annunciato sarebbe andata. La Corte di Cassazione ha infatti confermato le condanne comminate nel processo di appello per i fatti accaduti la notte del 19 marzo 2003 a Milano a poche ore dall’assassinio di Dax da parte di due neofascisti: OE e DB, amici di Dax, sono stati condannati a un anno e otto mesi di carcere e a oltre centotrentamila euro di risarcimento. Il carabiniere ripreso in un video mentre pestava uno dei compagni, e per questo condannato in primo grado, è stato invece assolto. Lapidario il commento dell’avvocato Mirko Mazzali: «Questa volta i giudici hanno superato se stessi. Sono riusciti ad assolvere l’agente ripreso a picchiare un giovane inerme, mentre hanno condannato il giovane che era stato pestato». Quella notte, infatti, le forze dell’ordine caricarono pesantemente i giovani accorsi all’ospedale San Paolo appena appresa la notizia del ricovero in fin di vita di Dax

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