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L’intelligenza artificiale e la guerra di Israele

In Israele il ricorso alla intelligenza artificiale è cosa risaputa, è operativo il sistema Habsora (“Il Vangelo” a conferma dell’utilizzo di terminologie religiose a fini di guerra e a giustificazione della stessa), “un software che “permette l’uso di strumenti automatici per produrre bersagli a ritmo rapido

di Federico Giusti

Da anni sappiamo dell’uso duale di molte tecnologie, in ambito civile e militare per cui è assai difficile operare una netta superazione e le stesse argomentazioni etiche e morali si piegano sovente alle ragioni del profitto e della guerra.

In Israele il ricorso alla intelligenza artificiale è cosa risaputa, è operativo il sistema Habsora (“Il Vangelo” a conferma dell’utilizzo di terminologie religiose a fini di guerra e a giustificazione della stessa), “un software che “permette l’uso di strumenti automatici per produrre bersagli a ritmo rapido. Migliorare l’intelligenza (…) con l’aiuto dell’intelligenza artificiale”.

 Israele ha usato bombe a fragmentazione controllate a distanza da un “dispositivo elettronico”, che esplodono ad un’altezza di 15/20 metri prima di raggiungere il suolo e bombe al fosforo.

Siamo davanti a una nuova tipologia di guerra che non distingue più obiettivi militari da quelli civili e provoca un elevato numero di morti tra la popolazione oltre alla sistematica distruzione di infrastrutture, di scuole, ospedali e case.

Gli obiettivi colpiti includono residenze private, edifici pubblici, infrastrutture e grattacieli definiti dall’esercito israeliano “obiettivi di potere” (“matarot otzem“).

Gli aerei e gli strumenti di guerra a guida autonoma sono oggetto di studio e di ricerca da anni in Israele che oggi può vantare una ampia produzione industriale e militare (anche con joint venture con aziende europee e statunitense da spendere nel mercato globale degli argomenti, la guerra contro Gaza è stato un banco di prova per queste nuovi e micidiali sistemi di arma. I veicoli possono elaborare i dati dei sensori IoT e colpire molteplici obiettivi in tempi reali. E ci riferiamo a tutti i sistemi di arma oggi in dotazione all’esercito di Israele.

Una autentica carneficina di civili prodotta da quella che alcuni esperti hanno definito come ‘fabbrica di omicidi di massa’” permettendo in tempi reali di individuare e colpire edifici civili ove si sospetta possa abitare anche un singolo membro della Resistenza palestinese.

The Guardian ha denunciato un database che contava tra i 30mila e i 40mila sospetti militanti individuati dopo anni di investigazione dell’intelligence israeliana. Sistemi informatici come il Vangelo avrebbero “svolto un ruolo fondamentale nella creazione di elenchi di individui autorizzati a essere colpiti”. E comprendiamo bene come alcuni prodotti informatici israeliani siano stati concepiti per un uso duale, per dotare l’esercito di un sistema di arma tecnologicamente avanzato e di elevata ferocia distruttiva e dall’altra parte commercializzare il prodotto ad uso civile concludendo affari con innumerevoli aziende e paesi occidentali per un sistema avanzato di video sorveglianza.

Notizie ignote ai media occidentali ma note e diffuse da almeno dieci anni dalla Rete italiana pace e disarmo con la campagna “Stop Killer Robots” per regolamentare le armi autonome. Il quotidiano inglese The Guardian  dichiara che “il comando militare israeliano ha consapevolmente approvato l’uccisione di centinaia di civili palestinesi, nel tentativo di assassinare un capo di Hamas”.

 “Il Vangelo”, secondo fonti d’intelligence, ad aver permesso a Israele di attaccare nei primi 35 giorni di guerra oltre 15 mila obiettivi a Gaza, dieci volte più del 2021. Questo perché il sistema di IA elabora enormi quantità di dati che “decine di migliaia di funzionari dei servizi segreti non sono riusciti a elaborare” e raccomanda di bombardare i siti in tempo reale. 

Dietro ai veti di Stati Uniti e alla compiacente astensione della Gran Bretagna si nascondono anche gli interessi industriali e militari di questi paesi

fonti

L’esperto: Israele a Gaza ha usato armi proibite – La Luce

Esercito israeliano usa l’intelligenza artificiale per attaccare Gaza/ “Fabbrica di omicidi di massa” (ilsussidiario.net)

Guardian: come Israele usa l’intelligenza artificiale per selezionare obiettivi dei bombardamenti (rainews.it)

‘Il Vangelo’: come Israele usa l’IA per selezionare gli obiettivi dei bombardamenti a Gaza | Israele | Il Guardiano (theguardian.com)

 Gaza: una “fabbrica di omicidi di massa” grazie all’intelligenza artificiale (Osservatorio Repressione)

 

“Una fabbrica di omicidi di massa”: dentro il bombardamento calcolato di Gaza da parte di Israele (972mag.com)

Difesa di Israele | (israeldefense.co.il)

L’intelligenza artificiale in DevSecOps – “Da un copilota a un pilota automatico” | Difesa israeliana (israeldefense.co.il)

Più di 12.000 obiettivi e una cooperazione unica nel suo genere: uno sguardo all’impresa target 24 ore su 24 dell’IDF | ATC (www.idf.il)

Elbit Systems of America si aggiudica un contratto da 500 milioni di dollari per occhiali per la visione notturna per i Marines statunitensi | Difesa israeliana (israeldefense.co.il)

 

 

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