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Le storie terribili dei 13 minori a bordo della Sea Watch

Storie diverse con un unico denominatore: sono tutti soli.

Il più piccolo, M. T. D., viene dal Senegal e ha appena quattordici anni. Ne compirà quindici ad agosto. Poi ci sono M.B., B. B. e gli altri minori non accompagnati che da una settimana si trovano sulla nave Sea Watch 3, al largo di Siracusa, in attesa di conoscere i loro destini. Sono in tutto 13 i minori non accompagnati sui 47 migranti a bordo della nave della Ong alla fonda della città siciliana. Quattro, tra cui il più giovane Mamadou, vengono dal Senegal, otto dalla Guinea Bissau, uno dal Sudan.

Storie diverse con un unico denominatore: sono tutti soli. Sono partiti dalla Libia a metà gennaio con la speranza di approdare in Europa senza i loro genitori o senza un parente che si prenda cura di loro. C’è M. B. che ha sedici anni appena compiuti e arriva dal Senegal, poi B. B. che ne ha diciassette, anche lui del Senegal. Come M. J., sedici anni. E poi S. B., che ha diciassette anni e arriva dalla Guinea Conackry. E ancora A. F., anche lui della Guinea, sedici anni. Come M. T. D., sedicenne della Guinea. Oltre al più piccolo, il quattordicenne M. T. D. del Senegal.

Sulla nave c’è anche S. B. che deve fare a maggio diciassette anni ed è della Guinea. E ancora J. Z., sedici anni, sempre dalla Guinea; come I. T.. M. D. ha invece diciassette anni ed è del Senegal mentre H.M. è un sudanese di sedici anni. Infine M. F. D. di sedici anni della Guinea. “Devono tutti scendere dalla nave come prevede la legge” continua a ripetere da giorni l’avvocato Carla Trommino, garante per l’infanzia che due giorni fa ha scritto alla Procura dei minori di Catania per chiedere lo sbarco dei ragazzi.

E la Procura dei minori, guidata da Caterina Ajello, dopo le prime verifiche ha scritto ai ministri dell’Interno e delle infrastrutture, Matteo Salvini e Danilo Toninelli, per chiedere “lo sbarco immediato” dei ragazzi. “Atteso che i suddetti minori si trovano in territorio dello Stato italiano e specificatamente nel distretto di competenza di questa procura della Repubblica per i minorenni, la tutela dei loro diritti deve essere assicurata da questa Ag” ha scritto due giorni fa la Procuratrice dei minori ai ministri.

“Evidentemente tutti questi diritti vengono elusi a causa della permanenza dei suddetti minori a bordo della nave – aggiungeva – poiché quantomeno non possono beneficiare di strutture di accoglienza idonee e sono costretti a permanere in una condizione di disagio sino a quando la situazione politica internazionale non sarà risolta, con grave violazione dei loro diritti”.

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