Per le scuole italiane scatta l’ora della “cultura” delle guerre aeree
- febbraio 05, 2024
- in misure repressive
- Edit
La “cultura” nella scuola italiana? In mano ai top gun dell’Aeronautica Militare.
di Antonio Mazzeo da Stampa Libera
Ai nastri di partenza nelle città di Catania, Imola, Siena e Vercelli i corsi di cultura aeronautica organizzati dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare con la collaborazione del ministero dell’Istruzione del Merito allo scopo di “promuovere e diffondere tra gli studenti l’immagine della Forza Armata e la cultura militare aeronautica”.
I corsi, aperti agli alunni frequentanti le scuole medie superiori di età compresa tra i 16 e i 20 anni, avranno una durata di due settimane; al termine, i giovani potranno affrontare un volo di circa 30 minuti a bordo di un velivolo Siai Marchetti 208 con gli istruttori dell’Aeronautica nonché cimentarsi involi virtuali sul simulatore costruito sul cockpit del velivolo Aermacchi MB-339 delle Frecce Tricolori.
In Sicilia i corsi prenderanno il via lunedì 19 febbraio con la “fase teorica”: per quattro pomeriggi consecutivi si terranno incontri e conferenzeriguardanti i principi del volo ed il funzionamento dei velivoli aerei. Le lezioni saranno tenute dal personale del 41° Stormo dell’Aeronautica di stanza nella base di Sigonella, presso l’Istituto Tecnico Aeronautico “Arturo Ferrarin” del capoluogo etneo. La mattina del 23 febbraio gli studenti saranno accompagnati direttamente a Sigonella per lo svolgimento della “familiarizzazione velivolo” ed i “primi contatti” con il volo presso il 41° Stormo.
Dal 26 al 28 febbraio ci sarà lo svolgimento della “fase pratica”: studentesse e studenti saliranno su velivoli ad elica Siai U208A. Giovedì29 febbraio, presso la sala “Concetto Marchesi” del Palazzo della Cultura di Catania è prevista la cerimonia conclusiva del corso di cultura aeronautica con la consegna degli attestati di frequenza e la premiazione dei “vincitori”. L’attestato assegnerà un punteggio di merito in alcuni concorsi dell’Aeronautica; alcuni degli istituti superiori hanno inserito le attività di volo tra i percorsi di alternanza scuola-lavoro-caserma. Per i primi due classificati è prevista la possibilità di frequentare durante l’estate, a titolo completamente gratuito, uno stage di volo su aliante presso il 202° Gruppo Volo del 60° Stormo di Guidonia, in provincia di Roma.
Lo scorso anno tra le città prescelte dall’Aeronautica Militare per i corsi c’è stata Forlì. Gli stage si sono conclusi il 23 febbraio 2023 con una cerimonia a cui hanno partecipato 180 allievi degli istituti della provincia. “Durante la prima settimana, a carattere teorico, sono stati impartiti ai ragazzi i principi del volo ed è stata stilata una prima graduatoria di merito”, scrive l’Ufficio stampa dell’Aeronautica. “In funzione di questa si è deciso chi avrebbe potuto cimentarsi nel pilotare il velivolo SIAI U-208 del 60° Stormo, a fianco degli istruttori di volo e chi invece avrebbe partecipato all’attività come passeggero”. Quindici giorni dopo due U-208 del gruppo di Guidonia sono precipitati al suolo a Collefiorito (Roma) dopo una collisione in volo, causando la morte dei due piloti, il tenente colonnello Giuseppe Cipriano ed il maggiore Marco Meneghello. Un evento luttuoso che poteva avere conseguenze ancora più tragiche se i velivoli fossero finiti su una delle abitazioni esistenti; assai difficile trovare traccia sui media nazionali che i SIAI Marchetti erano gli stessi impiegati per i corsi di cultura aeronautica e che proprio il maggiore Meneghello era stato tra gli istruttori degli studenti a Forlì.
Il 16 settembre 2023 è stato un Aermacchi MB-339 delle Frecce Tricolori a precipitare subito dopo il decollo dall’aeroporto di Torino Caselle. Dopo l’impatto al suolo, il velivolo ha preso fuoco ed ha concluso la sua corsa incontrollata contro una macchina di passaggio sulla strada provinciale che costeggia lo scalo. A bordo dell’auto viaggiava una famiglia di quattro persone: una bambina è morta sul colpo, mentre gli altri occupanti sono rimasti feriti ed ustionati.
I dirigenti degli istituti scolastici siciliani non sembrano comunque nutrire molte preoccupazioni per quanto avvenuto nei mesi scorsi. Il 23 gennaio presso il LiceoGinnasio “Mario Cutelli e Carmelo Salanitro” di Catania si è tenuto per tutte le classi di II e III liceoun incontro informativo con gli ufficiali del 41° Stormo sui corsi di cultura aeronautica. “Dopo la visita di Luca Parmitano, che tanto ha coinvolto ed emozionato studentesse e studenti, l’Aeronautica Militare Italiana atterra nuovamente sulla pista del Cutelli e Salanitro”, riporta enfaticamente la dirigenza nel comunicato pubblicato sul sito ufficiale dell’istituto. “Con il corso di cultura aeronautica essi condivideranno la vita, le attività e la formazione dei piloti. Un’esperienza davanti alla quale è difficile restare con i piedi per terra: studentesse e studenti del Cutelli e Salanitro sono già sulla rampa, pronti a spiccare il volo”.
Il 24 gennaio è stata la volta dell’Istituto di istruzione superiore “Carlo Gemmellaro” di Catania:nell’ambito delle “attività di orientamento post-scolastico”, è stato organizzato per tutti gli studenti e le studentesse frequentanti le classi IV e V di tutti gli indirizzi un incontro “dedicato a fornire le conoscenze afferenti al contesto militare e a illustrare l’Aeronautica Militare quale istituzione al servizio della collettività”.
Il Gemmellaro vola alto, si legge nel titolo dell’articolo in bella mostra sul sito dell’Istituto. “Oltre al corso di cultura aeronautica previsto a Catania e a Sigonella, gli ufficiali del 41° Stormo hanno illustrato i percorsi di altissimo livelloproposti dall’Aeronautica Militare ed ai quali i diversi indirizzi del Gemmellaro sono connessi per la formazione specialistica di figure professionali che possono trovare, nell’ambito militare, possibilità sia di studio universitario che di lavoro sicuro”. Per la cronaca, all’incontro scuola-forze armate del “Gemmellaro” erano presenti pure i docenti e gli studenti delle terze medie degli Istituti Comprensivi “Leonardo da Vinci” e “Pitagora” di Misterbianco,nell’ambito del programma di orientamento Scuola Aperta dell’Istituto superiore.
Lo scorso anno scolastico, centinaia di studenti degli istituti superiori della Sicilia orientale hanno svolto l’alternanza scuola-lavoro (oggi PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) presso il 41° Stormo, l’11° Reparto Manutenzione Velivoli e il 61° Gruppo Volo Predator dell’Aeronautica Militare di Sigonella. “Durante la settimana tipo di 40 ore circa, agli studenti sono state proposte molteplici attività al fine di valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali, per avvicinarsi al mondo dell’AM nonché toccarne con mano le dinamiche organizzative e gestionali”, riporta l’ufficio stampa dello Stato Maggiore della difesa. “Dopo una prima fase di approccio utile a illustrare la storia, i compiti, la struttura della Forza Armata e dell’Aeroporto di Sigonella, i ragazzi hanno assistito alle peculiari attività lavorative quali il controllo del traffico aereo, la meteorologia, le attività dei Gruppi Volo, la manutenzione dei velivoli”.
Del tutto contrario ai corsi di cultura aeronautica si dichiara il professore Antonino De Cristofaro, formatore del Centro Studi per la Scuola Pubblica CESP-Sicilia. “In un momento tragico della storia mondiale in cui guerre particolarmente sanguinose (per la prima volta dal secondo conflitto mondiale si è usato il termine genocidio) devastano il pianeta, tutti dovrebbero mobilitarsi per la pace, rivolgendosi innanzitutto alle nuove generazioni”, dichiara il docente. “In molte scuole, purtroppo, assistiamo a continui interventi delle forze armate che, sottolineando il proprio ruolo, non fanno altro se non legittimare le guerre. E’ così anche in quest’ultimo progetto da parte dell’Aeronautica militare. Da parte nostra, continueremo a spiegare agli studenti la follia della guerra, il terrore e la distruzione prodotti dalle bombe intelligenti sganciate dagli aerei e a raccontare la storia di un’arma direttamente coinvolta nelle peggiori avventure coloniali italiane”.
Altri insegnanti No War si chiedono in Sicilia se agli studenti in alternanza è stato spiegato il ruolo di aperta belligeranza assunto dallo scalo militare siciliano nel corso del sanguinoso conflitto russo-ucraino. Da due anni a questa parte, da Sigonella decollano quotidianamente i velivoli con e senza pilota USA e NATO per le operazioni di intelligence ed individuazione degli obiettivi da colpire a favore delle forze armate di Kiev. E ci si domanda ancora se in occasione dei prossimi corsi di cultura aeronautica ci sarà un accenno alle analoghe attività svolte da Sigonella dai pattugliatori e dai droni statunitensi e britannici a fianco di Israele contro i palestinesi di Gaza ed a sostegno dei massicci bombardamenti avviati da Washington e Londra contro gli Houthi in Yemen…
Osservatorio Repressione è una Aps-Ets totalmente autofinanziata. Puoi sostenerci donando il tuo 5×1000
News, aggiornamenti e approfondimenti sul canale telegram e canale WhatsApp
[…] Sorgente: Per le scuole italiane scatta l’ora della “cultura” delle guerre aeree – Osservatorio Re… […]