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Le condizioni di Alfredo Cospito sono molto gravi

Alfredo Cospito prosegue lo sciopero della fame iniziato il 20 ottobre scorso. Secondo le notizie fornite da solidali in lotta contro il 41 bis, lo yogurt e gli integratori che l’esponente anarchico ha ripreso ad assumere sono stati rigettati dal corpo. “Lo sciopero della fame, in corso dal 20 ottobre, prosegue con sale, acqua, zucchero e potassio. La situazione è molto grave e il compagno rischia la morte. In attesa dell’udienza in cassazione del 24 febbraio si sta generando un clima distensivo sui media mainstream, su uno sciopero della fame che è arrivato ormai ai 4 mesi consecutivi. Alfredo in realtà rischia di non arrivare vivo a quella data o rischia di non riprendersi se dovesse uscire dal 41 bis”.

L’avvocato di Alfredo Cospito, Flavio Rossi Albertini smentisce le parole del ministro della Giustizia, Carlo Nordio per cui le condizioni di salute sono in miglioramento e quelle dei media che parlano dello yogurt al miele ingerito con «valori in netta risalita».

Tutto fasullo, dice l’avvocato . «C’è sicuramente un tentativo di calmare il livello di tensione sociale intorno alla vicenda e vengono diffuse queste informazioni di yogurt assunto, integratori», spiega l’avvocato che ieri ha visto il suo assistito.

«Ormai Cospito è in una condizione in cui qualsiasi cosa assume sostanzialmente la rimette. La condizione dello stomaco non più sollecitato a quelli che sono i processi ordinari di nutrizione entra in una stasi, cioè una incapacità a digerire svolgere funzione ordinaria. L’ho visto ieri non darei un quadro rassicurante. Tutt’altro».

«Informazioni diffuse volte a disorientare, confondere, tacitare, calmierare, allenire ogni forma di protesta e di rabbia che si è espressa nelle ultime settimane contro questo compagno che stanno lasciando morire di fame»

Flavio Rossi Albertini ai microfoni di Radio Onda Rossa Ascolta o Scarica

Ai microfoni di Radio Onda d’Urto Luigi Manconi  dell’Ass. A BUON DIRITTO Ascolta o scarica

E’ stato rimosso da Facebook un post con cui il comitato ‘Non una di meno’ esprimeva “sorellanza” ad Alfredo Cospito. E’ quanto scrivono le stesse attiviste denunciando che “le linee guida di Facebook e Instagram sono ormai sempre più repressive nei confronti di chi esprime dissenso e denuncia la violenza”. “Ribadiamo ancora – aggiungono – la nostra sorellanza alle persone recluse nei Cpr, e a tutte quelle che subiscono la violenza dello stato e dei confini. In quanto femministe e transfemministe sentiamo necessario dire con chiarezza che la loro lotta ci coinvolge”

Intanto Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro è indagato dalla Procura di Roma nell’ambito dell’indagine aperta per rivelazione e utilizzazione del segreto di ufficio dopo l’intervento alla Camera del vicepresidente del Copasir, Giovanni Donzelli, sulla vicenda Cospito. Delmastro potrebbe essere ascoltato già domani dagli inquirenti che hanno aperto il fascicolo dopo un esposto presentato dal parlamentare Angelo Bonelli.

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