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La Spezia: Condannati 4 carabinieri per il pestaggio a un trans

La notte del 17 marzo 2009 uscì con le ossa rotte dal parapiglia scatenatosi a Sarzana nel vialone del sesso mercenario, rimediando anche una denuncia per resistenza e pubblico ufficiale e calunnia nei confronti di quattro carabinieri, quelli che aveva indicato come aggressori Alla resa dei conti processuale, davanti al gip Diana Brusacà, è lui, il trans, ad uscire a testa alta: la sua versione, suffragata dalle testimonianze di tre soggetti che «per caso» si trovavano in via 25 aprile, ha fatto breccia. Risultato: lui, il brasiliano doubleface Higino Das Neves Edvaldo, assolto, in accoglimento della tesi difensiva sostenuta dall’avvocato Paolo Mione; condannati, con gradualità di pene poste in relazione al ruolo svolto, i quattro carabinieri portati alla sbarra dalla procura.

A Cristian Zedda – colui che secondo l’imputazione materialmente colpì il trans col manganello d’ordinanza per poi trascinarlo a terra per i capelli e colpirlo al seno con un calcio (30 giorni di referto) e che successivamente si preoccupò di redigere il verbale funzionale a garantirsi l’impunità – sono stati inflitti 3 anni di reclusione (il pm Giovanni Maddaleni aveva chiesto 3 anni e 4 mesi); ad Antonio Borzonasca – che concorse nella redazione del verbale falso – un anno e 8 mesi (2 quelli chiesti dal pm); a Silvano Adreazzoli e Fabio Lucchesi – che assistettero passivi all’aggressione del trans senza contrastarla – 8 mesi (il pm aveva chiesto un anno). I legali dei militari – gli avvocati Emanuele Cucchi, Daniele Caprara, Alessandro Rapelli – hanno preannunciato appello alla sentenza.

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