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La repressione sale in cattedra

Giulio Palermo è un compagno, ricercatore di economia presso l’Università di Brescia.
Già un anno fa attirò l’attenzione di leghisti e razzisti per la posizione presa in merito alla situazione degli immigrati saliti per protesta su una gru, a Brescia, portando i suoi studenti a riflettere attorno alla società della disuguaglianza e a schierarsi a difesa dei deboli e degli esclusi. Da anni attira l’inimicizia dei baroni e del sistema di potere che paralizza e controlla l’università italiana, denunciando pubblicamente la corruzione e le “storture” del sistema di reclutamento.
Oggi l’università, nelle vesti del rettore e dei baroni di Brescia e del collegio di disciplina del CUN (consiglio universitario nazionale), ha deciso di fargliela pagare: Giulio rischia un anno e più di sospensione dal lavoro e dal pagamento del salario, a seguito di un procedimento disciplinare fazioso e scorretto (per info piu  dettagliate: http://www.eco.unibs.it/~palermo/sanzioni.htm).
Al di là delle formalità giuridiche, riteniamo questo un gravissimo atto di censura e prevaricazione ai danni del pensiero critico, oltre che l’ennesimo atto di repressione contro chi si ribella all’ingiustizia.
Invitiamo tutti e tutte a dare massima diffusione alla notizia
SOLIDARIETA’ E COMPLICITA’ CON GIULIO PALERMO!
ResistenzaUniversitaria
www.resistenzauniversitaria.org (ci trovi anche su fb)

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