La Corte Europea di Strasburgo, per la prima volta nella sua storia, emana una sentenza sul risarcimento da “ingiusta detenzione”
Alla fine tutte le battaglie anche le più’ difficili, se giuste, si possono affermare.
“Dopo tante iniziative a Strasburgo, con iniziative insieme ai parlamentari europei e di fronte la Corte europea dei diritti umani – commenta Giulio Petrilli ( portavoce comitato per il risarcimento per ingiusta detenzione a tutti gli assolti) – dove sollecitai l’attenzione contro una norma anticostituzionale che vieta il risarcimento per ingiusta detenzione per comportamenti che non hanno nulla a che vedere con il giudizio penale , accade che per la prima volta nelle sua storia la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo da ragione a una persona, Fernandos Pedroso, condannando il Portogallo a risarcirlo, procedimento n. 59133, che non e’ stata risarcita per ingiusta detenzione con le stesse motivazioni che in Italia hanno usato per non concedermela.
Ho scontato sei anni di carcere speciale con l’accusa di appartenere alla “banda armata Prima Linea” prima di essere assolto con sentenza definitiva. Sono stato a Strasburgo più’ di un anno fa per protestare contro questa ingiustizia, sia davanti al parlamento europeo che la corte europea, ho fatto petizioni e tante iniziative li e ora per la prima volta un risultato importante. Penso che ho contribuito in qualche modo a questo successo in quanto la responsabile diritti e presidente delle petizioni la deputata svedese Cecilia Wikstrom mi rispose dicendomi che avevo ragione e di aver avuto la forza di portarlo all’attenzione di organi europei.
Ora inviero’ la sentenza alla ministra della giustizia Marta Cartabia e al presidente del consiglio Mario Draghi, sperando ne prendano atto e decidano di cambiare la norma che da la possibilita’ ai magistrati di stabilire un giudizio sul comportamento per chi e’ stato assolto, per non risarcire sulla ingiusta detenzione.
La Corte europea con la sentenza – conclude Giulio Petrilli – stabilisce che chi e’ stato ingiustamente detenuto va sempre risarcito altrimenti si va contro l’articolo 5 della convenzione europea sui diritti umani. Non sono consentiti per non risarcire, giudizi morali, frequentazioni sbagliate o se ti sei avvalso della facoltà’ di non rispondere oltretutto consentita dalla legge. Anche le frequentazioni, puoi frequentare chi vuoi, l’importante non commettere reati”.
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