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Fortezza Europa: A Ventimiglia la polizia carica i migranti, la Francia schiera la gendarmeria

Da stanotte, la morsa poliziesca nei confronti dei migranti bloccati a Ventimiglia si è ulteriormente stretta, facendo presagire quanto accaduto in questa prima parte di mattinata dalle 7 e 30 circa, con la rimozione dei capannelli che si erano messi a dormire o quantomeno a riposare nelle aiuole situate a pochi passi dagli scogli a lungo inquadrati in queste convulse giornate.

Probabilmente la presenza dei migranti ha disturbato così tanto le autorità che è sopraggiunto il bisogno di rimuoverla da lì, quantoprima. Danneggia la credibilità, sia essa verso l’estero o meno…

ventimiglia-immigrati--17-5L’aggressione delle forze dell’ordine ha fatto registrare dei contusi tra i ragazzi che hanno tentato di resistere allo sgombero, alcuni dei quali soccorsi sul posto, altri meno poiché fatti salire di peso su dei bus diretti alla stazione di Ventimiglia.

Mentre altri migranti resistono lungo la litoranea e sugli scogli e altri si sarebbero dileguati almeno temporaneamente nella zona, di sicuro c’è da sottolineare come, una volta di più, nella pochezza politica mista a tristezza delle soluzioni a cui si è alluso in questi giorni da parte dell’ arco istituzionale, ce n’è sempre una che non passa mai di moda a fare da tappo, ossia quella degli sgomberi di esseri umani! Una parte del “piano B” di Renzi?

Mentre circolano le primi immagini che ritraggono il comportamento bestiale della celere e la Francia decide di chiudere la strada al confine, un gruppo compatto di migranti resta assiepato nei pressi degli scogli intenzionato a non farsi portare via.

da InfoAut

Aggiornamento mercoledì 17 giugno, ore 10.30 – La notte è trascorsa tranquilla con i solidali che sono riusciti, insieme ai migranti, ad allestire alcune tende per riparare il presidio da eventuale maltempo e intemperie. Con noi ancora Mauro del centro sociale “La talpa e l’orologio”. Ascolta o scarica.

Aggiornamento ore 17.30 – La giornata, dopo l’azione poliziesca di questa mattina, è proseguita in un clima di relativa tranquillità. Mentre antirazziste e antirazzisti accordi sul posto attrezzano un presidio che migliori le condizioni di permanenza dei migranti sul confine, tanti abitanti della zona, sia francesi che italiani, hanno mostrato la loro solidarietà attiva portando cibo e altri beni di prima necessità ai migranti. Da Ventimiglia Mauro, centro sociale “La talpa e l’orologio” di Imperia. Ascolta o scarica.

Tra i tanti solidali che oggi hanno trascorso la giornata a Ventimiglia, un gruppo di compagne e compagni di Art Lab, Parma, tra loro Daniele, che abbiamo raggiunto telefonicamente per un commento. Ascolta o scarica.

Poco prima delle otto di martedì 16 giugno sono intervenuti con violenza caricando diverse persone a forza sugli autobus della croce rossa: alcuni migranti hanno cercato di opporre resistenza tentando di aggrapparsi a cartelli stradali e pali, mentre altri hanno tentato di fuggire e altri si sono sopra gli scogli dove non vengono inseguiti.

Una quarantina di persone sono state costrette a salire sull’autobus che si è diretto in stazione Ventimiglia, dove sono stati allestiti dei centri di (cosiddetta) accoglienza. 

Due immigrati sono stati arrestati per resistenza.

Sul fronte politico non si placa lo scontro tra Italia e Unione Europea. Il dibattito dovrebbe essere al centro oggi del Consiglio Ue che si tiene in Lussemburgo dove si terrà anche mini-vertice con il commissario Ue Avramopoulos ed i ministri di Italia, Francia e Germania. Il Ministro degli interni Alfano utilizza le immagini di Ventimiglia per richiamare alle sue responsabilità l’intera unione: “è la dimostrazione che i migranti non vogliono restare in Italia” ha detto Alfano.

Dalla frontiera con la Francia  diverse corrispondenze con:

Mauro del csa “La talpa e l’orologio” di Imperia

Una compagna solidale presente a Ventimiglia

Infine vi proponiamo l’analisi di Annamaria Rivera, antropologa e autrice martedì mattina di un articolo su Il Manifesto dal titolo “Le parole rispettabili del razzismo democratico”  in cui analizza il lessico utilizzato da media e politici, non solo di destra, nel parlare di migrazioni.

Ascolta o scarica qui l’intervista con Annamaria Rivera.

da Radio Onda d’Urto