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Catalunya: indulto per 9 indipendentisti. La Generalitat: “la soluzione è politica e passa per l’amnistia”

Indulto per i nove leader indipendentisti della Catalogna in carcere.

L’annuncio dal premier socialista di Madrid, Pedro Sanchez, è “un primo passo” ma ancora “insufficiente”: così Pere Aragonès, neopresidente della comunità autonoma catalana di Erc (il centrosinistra indipendentista) nella prima reazione ufficiale alla mossa dell’esecutivo spagnolo.

Tra i politici e attivisti attualmente reclusi — le cui pene vanno dai 9 ai 13 anni — c’è l’ex vicepresidente della stessa Generalitat, Oriol Junqueras. Oltre a lui ci sono gli ex assessori Raül Romeva, Jordi Turull, Joaquim Form, Josep Rull e Dolors Bassa, l’ex presidente del Parlamento Carme Forcadell e gli attivisti di piattaforme civiche catalane Jordi Sànchez e Jordi Cuixart.

Tornando alle parole di Aragones, dalla Generalitat si fa sapere che “la repressione contro i cittadini della Catalogna è molto più estesa” a causa “di diversi procedimenti giudiziari”, per cui la soluzione è “l’amnistia. Dovrà esserci un negoziato tra i due governi”, ha aggiunto Aragonès, spiegando che gli obiettivi sono che i leader catalani ora all’estero possano “tornare liberamente” a Barcellona, che “non vada più nessuno in carcere e che si possa votare sul futuro politico della Catalogna in un referendum”.

L’intervista a Victor Serri, nostro corrispondente, fotogiornalista del settimanale di movimento La Directa. Ascolta o scarica

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