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Carceri: proteste in 30 penitenziari, con battitura delle stoviglie e scioperi della fame

In 11 carceri di tutta Italia i detenuti stanno protestando con la battitura delle stoviglie e in 20 rifiutando il cibo. A Vicenza a partire da oggi i reclusi potrebbero cominciare anche lo sciopero della sete.
A renderlo noto è la Uil Penitenziari, che accusa: “se il livello delle proteste e del confronto si alza, lo si deve esclusivamente all’insensibilità del ministro Alfano che resta silente ed immobile e del governo che continua a non far di niente per deflazionare le criticità, nonostante abbia per due anni proclamato la stato di emergenza per le carceri”.
Secondo il sindacato è in corso “una rumorosissima protesta con la battitura delle stoviglie” al san Vittore. E altre battiture si sono verificate in tutta la giornata di ieri a Bolzano, Verona, Belluno, Venezia, Prato, Firenze Sollicciano, San Remo, Imperia, Vicenza. “Davvero lungo” poi l’elenco degli istituti dove i detenuti stanno rifiutando il vitto dell’amministrazione o praticando lo sciopero della fame, “anche per solidarietà all’iniziativa di Marco Pannella”, in sciopero della fame per la situazione disumana delle carceri italiane da oltre un mese.
Della lista fanno parte Brindisi, Lecce, Ariano Irpino, Avellino, Imperia, Pisa, Firenze, Prato, Vicenza, Cagliari, Velletri, Agrigento, Rebibbia, Regina Coeli, Milano Opera, Venezia, Locri, Melfi, Belluno, Bolzano. E se i detenuti legittimamente protestano contro la deriva di inefficienza e di inciviltà del sistema penitenziario “dall’altro anche il personale – nota il segretario Eugenio Sarno – ha i suoi buoni motivi per dar sfogo alla propria rabbia e frustrazione”.

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