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Carceri: due detenuti muoiono in cella a Padova e Pesaro, già 31 i “morti di carcere” nel 2011

Nelle sovraffollate carceri italiane negli ultimi 15 giorni si sono verificati sette decessi; da inizio anno i morti sono 31, di cui 11 suicidi. Un’altissima frequenza di “infarti” anche in persone giovani.
Adel Mzoughi, tunisino di 36 anni detenuto nella Casa Circondariale di Padova, ieri pomeriggio è stato ritrovato cadavere nella sua cella. L’uomo era in carcere con l’accusa di detenzione di droga e resistenza a pubblico ufficiale. Sono in corso indagini per appurare le cause del decesso, dalle prime informazioni trapelate sembra si sia trattato di un infarto.
Le condizioni detentive nella Casa Circondariale di Padova sono caratterizzate da un drammatico sovraffollamento: a fronte di 98 posti “regolamentari” i detenuti presenti all’ultima rilevazione, lo scorso 28 febbraio, erano 216 (indice di affollamento del 220%). Gli stranieri presenti erano 168 (78% del totale), i tossicodipendenti 94 (44% del totale).
Victor Galvez, 47enne di origine cilena, ma con cittadinanza italiana, è morto domenica sera verso le 22.30 nella Casa Circondariale di Pesaro. L’uomo era in cella con altri due detenuti e sembra che prima di morire abbia litigato con uno di essi, poi gli animi si sono placati e tutti si sono distesi in branda.
Soltanto che il 47enne sembrava troppo immobile. Per questo, gli altri due compagni di cella hanno provato a scuoterlo, ma senza avere risposte. È stato chiamato il 118, il medico e gli infermieri gli hanno praticato delle terapie per far ripartire il cuore. L’uomo è stato caricato e portato all’Ospedale, ma è stato tutto inutile. La procura ha deciso di far sottoporre il corpo ad autopsia per accertare le cause del decesso, seppur ci siano elementi per affermare che si sia trattato di un infarto. Si escludono comunque ferite da arma da taglio.
Nel carcere di Pesaro, a fronte di una capienza di 178 posti, i detenuti presenti sono 337 (indice di affollamento del 190%). Gli stranieri sono 182 (56% del totale), i tossicodipendenti 48 (15% del totale) di cui 7 in trattamento metadonico. Nelle celle di 8mq, progettate per un solo detenuto, sono rinchiuse 2 o anche 3 persone.
fonte: Ristretti Orizzonti

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