Nella giornta di domenica 24 marzo a Heusden-Zolder, un folto gruppo di curdi, per lo più famiglie provenienti dal Rojava, sono stati attaccati da centinaia di ultranazionalisti turchi. La folla ha prima dato la caccia ai curdi che rientravano dalle celebrazioni del Newroz per poi assediare la casa in cui decine di persone si erano rifugiate, minacciando di darvi fuoco. Diverse persone in strada da sole sono state aggredite e filmate dagli stessi aggressori, una delle quali è in gravi condizioni.
Il vicesindaco di Heusden Zolder, Yasin Gül, legato al gruppo estremista turco Lupi Grigi, ha pubblicamente sostenuto gli attacchi nel corso di un programma televisivo. Apparso alla CNN Turk, Gül ha giustificato la violenza accusando la comunità curda di provocare i cittadini turchi mostrando pubblicamente simboli curdi.
Il coinvolgimento di Gül con i Lupi Grigi è stato oggetto di controversia in passato. Nel 2019 è stato espulso dal Partito Cristiano Democratico e Fiammingo (CD&V) dopo che è emerso un video che mostrava il suo esplicito sostegno all’organizzazione. “Continueremo a lottare finché la bandiera turca non sventolerà in tutto il mondo”, ha detto nel video del 2017 in cui si rivolgeva ai membri dei Lupi Grigi.
I Lupi Grigi, che non sono banditi in Belgio ma sono strettamente monitorati dalle forze di sicurezza, sono noti per la loro ideologia apertamente razzista e i loro legami con gruppi criminali in Turchia ed Europa. Fondato alla fine degli anni ’60 come ala giovanile del Partito del Movimento Nazionalista (MHP), alleato d’acciaio del Partito Giustizia e Sviluppo (AKP), al potere in Turchia, il gruppo è noto per le sue azioni violente contro curdi, dissidenti e altre minoranze. L’organizzazione è stata identificata dai servizi di intelligence tedeschi come il più grande gruppo estremista di destra in Germania. (fonte Rete Kurdistan)
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