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Bandiera nazista a Revine Lago (Treviso)

Issata su un pennone, una bandiera con la svastica, tra lo stupore (e l’indignazione) dei residenti. Accade a Revine Lago (Treviso), dove, da questa mattina, sventola il vessillo del nazismo. Secondo quanto riferisce il giornale on-line “Oggi Treviso”, la bandiera è stata collocata sul tetto di una casa privata, in via Marconi, la strada principale del piccolo comune veneto.
Lo scorso mese di settembre, Revine Lago aveva ospitato un raduno europeo di skinhead: “Ritorno a Camelot 2011”. Oltre 1500 “camerati”, da tutta Italia ed Europa, chiamate a raccolta dal Veneto Fronte Skinkead. Meeting che venne duramente contestato dall’Anpi di Treviso. E, secondo quanto riportato sul web da alcuni internauti del posto, proprio a settembre il proprietario di quell’abitazione aveva ricevuto dei soldi dagli skinhead per collocare sul tetto della sua casa la loro bandiera. “E’ una persona che ha seri problemi, magari ha voluto fare una bravata”, scrivono alcuni compaesani, mentre molti sollecitano le autorità ad intervenire per farla rimuovere il prima possibile.
fonte: Repubblica.it

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Le sezione A.N.P.I. Sezione Mandamentale di Vittorio Veneto “Divisione Garibaldi Nino Nannetti” ci comunica che la bandiera è stata tolta. Pubblichiamo l’ultimo comunicato della sezione Anpi che fa capire il clima pericoloso in cui viviamo.

Chiudiamo le “tranquille scuole di nazismo”
In seguito ai dolorosi fatti di Torino e la strage di Firenze, costata la vita a due ragazzi senegalesi e la recente iscrizione del Parroco di Lago Don Ezio Segat in una “lista nera”, pubblicata da blogger neonazisti su un sito internazionale di estrema destra, la sezione ANPI di Vittorio Veneto “Divisione Garibaldi Nino Nannetti” si sente in dovere di fare delle riflessioni in merito.

Abbiamo incorporato in questa nostra comunicazione una vignetta di Sergio Staino, una vignetta significativa perché con una battuta paradossale e gelante rivela la natura delle cose.
L’odio razziale e le idee nazifasciste vengono coltivate e fioriscono in ambienti ristretti ma tollerati come il centro sociale di estrema destra Casa Pound in cui i nazifascisti si camuffano subdolamente per incunearsi nella società e seminare le loro idee.
Con una tecnica ormai collaudata che potremmo chiamare “metodo Borghezio”, in riferimento agli insegnamenti che il parlamentare instillava con competenza durante una conferenza internazionale e che potremmo sintetizzare con la frase:
“infiltrarsi nella società, nei partiti, nelle amministrazioni, non farsi etichettare come fascisti nostalgici ma sotto rimanere sempre gli stessi”.
L’assassino di Firenze si alimentava delle idee che circolano liberamente negli ambienti di estrema destra e da esse ha trovato ispirazione per un gesto barbaro contro degli innocenti e infine anche contro se stesso, come un novello Hitler, circondato, in un sotterraneo si è tolto la vita sparandosi in gola.
“Tranquille scuole di razzismo” le chiama Bobo, allora il raduno che si svolge a Revine Lago agli inizi di settembre è un “tranquillo campeggio estivo di nazismo” dove si alimentano odio e fanatismo con convegni a cui prendono parte per niente rispettabili criminali di guerra, teorici della razza, nostalgici del nazifascismo, perfino un’associazione italiana per l’apartheid sudafricana!
Un’amalgama fetido, anche se come dicono alcuni residenti “quando vanno via lasciano pulito” come si trattasse di cagnolini al guinzaglio.
A noi dell’ANPI, che vorremo gli ideali della Resistenza alla base fondante della nostra società e che facciamo della Costituzione il punto fisso del nostro operato, indigna il permissivismo che è presente nelle istituzioni locali, “la tolleranza dell’intolleranza” potremmo definirla, porta a frutti molto amari che tutta la società poi deve ingerire.
Ci troviamo di fronte quindi a una serie di paradossi che potrebbero perfino risultare comici, un raduno nazifascista che non si dovrebbe permettere, parte dei soldi ricavati da questo raduno consegnati al parroco di Lago Don Ezio Segat perché li usi nell’asilo intitolato ai Patrioti della Brigata Piave, brigata partigiana che combattè in Vallata durante la Resistenza. Potrebbe bastare così se il parroco avesse chiesto a questi benefattori naziskin di non farsi pubblicità di questa loro braveria. Insomma il patto col diavolo è così ingenuamente stipulato, i naziskin pubblicità se la saranno pure fatta, quindi al parroco non resta che ritirare i soldi dal fondo dell’asilo per convogliarli verso le opere di bene rivolte agli stranieri in difficoltà. Questa scelta è stata inoltre fortemente osteggiata dai genitori dell’asilo e quindi come un pomo della discordia questi soldi maledetti non hanno fatto che creare dei grattacapi e disaccordi nella comunità di Lago.
Il tentativo di incattivirsi con il denaro la popolazione è finito miseramente ma la faccenda non finisce qui perché pochi giorni fa il blog di estrema destra www.stromfront.org pubblica una lista di “nemici” tra cui compare Don Ezio, reo di aver dato i soldi ai “poveri immigrati” come scrivono i commentatori iscritti al blog insieme a sprezzanti note razziste, a stornelli fascisti e quanto di più grossolano e becero si possa immaginare.
Da tutta la Sezione di Vittorio Veneto va a Don Ezio Segat la più sincera solidarietà per le offese ricevute ma allo stesso tempo abbiamo una malcelata invidia nei suoi confronti, non per l’eco nazionale che ha avuto la notizia (il suo nome è citato su numerosi quotidiani nazionali) ma per essere stato inscritto in una lista in cui compaiono personalità di spicco della società italiana.
In questa “lista dei nemici” ci sono religiosi, sindaci, giudici, magistrati, giornalisti, politici e amministratori di fama nazionale che sono accusati di aiutare l’integrazione, che lavorano per i diritti degli stranieri o che semplicemente hanno detto o pubblicato qualcosa che ai nazifascisti non piace. In passato lo stesso blog aveva pubblicato delle liste di ebrei italiani che farebbero parte del “complotto giudaico internazionale”.
Il parroco di Lago dovrebbe dunque ritenersi un privilegiato ad essere inserito (senza essere circonciso!) in queste liste, ma vorremo che questa faccenda si chiuda al più presto con una netta presa di posizione delle amministrazioni locali nei riguardi dei gruppi di estrema destra e razzisti, cosa che è stata richiesta dalla nostra Associazione ben prima di questi fatti. Un richiamo questo che si rivolse anche al sindaco Zardet di Revine Lago e alla sua amministrazione che non si oppose al raduno nazifascista.
Bisogna far capire a questa gente che non è la benvenuta da nessuna parte, non si possono più trovare scuse, bisogna fare propri i principi della Costituzione, ma anche senza scomodare la Carta Costituzionale, basterebbe un minimo di buon senso e potremmo far chiudere definitivamente tutte le scuole di nazismo con annesso campeggio estivo ed aprire invece le scuole dell’integrazione e della convivenza civile.
Siamo sicuri che ne trarremmo tutti giovamento e non dovremmo più essere spettatori di teatrini dell’assurdo e del cattivo gusto che purtroppo sfociano, come la storia ci insegna, nella violenza più efferata e sanguinaria.

A.N.P.I. Sezione Mandamentale di Vittorio Veneto “Divisione Garibaldi Nino Nannetti”


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