Menu

#14N..Rise Up!: Cariche pestaggi e fermi, forze dell’Ordine scatenate per reprimere il movimento

Oggi in molte città italiane ci sono stati cortei che hanno riempito le piazze: colpiti ovunque i responsabili della crisi, dai palazzi governativi alle sedi delle banche, in una giornata molto partecipata e caratterizzata da grande determinazione. Da Torino a Palermo, respinte e rifiutate le ricette dell’austerity! Forze dell’Ordine scatenate a reprimere. Cariche, pestaggi, lacrimogeni e fermi a  Roma Brescia, Torino, Modena, Milano e Padova

A Roma e’ finita con una caccia all’uomo per le stradine di Trastevere, sul lungotevere, sul ponte di Porta Portese. Sembrava il 77, dice chi c’era anche allora, quel giorno di maggio che ammazzarono Giorgiana Masi, proprio lì, a Ponte Garibaldi. Come allora uomini in borghese con le auto civetta che catturano persone con la sola colpa di essere liceali o universitari al tempo del governo tecnico. Una cinquantina di fermati, molti rilasciati quasi subito ma a tutti hanno sequestrato macchine fotografiche, videocamere e anche gli smartphone. Dodici arresti e la cifra è provvisoria. Una retata esemplare di ragazzi pescati nel mucchio dopo che una carica violentissima aveva impedito a un corteo di studenti, tantissimi, di proseguire nell’intenzione di assediare Montecitorio il luogo in cui si consuma il furto del loro futuro e quello dei loro padri. Dopo aver negoziato il percorso metro per metro, dalla Sapienza fino a piazza Esedra, dove si sono congiunti docenti dei Cobas e studenti, giù per via Cavour gridando “Questa non è/l’Italia che vogliamo” o “Noi-non-moriremo-precari”, sono arrivati fino ai Fori Imperiali trovando altri studenti partiti da Piramide. Lasciati i Cobas a Piazza Venezia erano arrivati alla Bocca della Verità. Due fiumi piena: il Tevere e loro, direzioni opposte.

All’incrocio tra via Giulia e il lungotevere, la testa del corteo – fatta di libri-scudi leggeri, ciascuno con un titolo diverso a comporre l’immaginario collettivo di questa generazione – è stata aggredita dalla celere che ha dato vita al consueto spettacolo lugubre di robocop – a tre, a quattro – che si accanivano su chi restava indietro. Pochi minuti e la fiumana di manifestanti si disperde, coi giovanissimi terrorizzati nelle stradine alle spalle del ministero della Giustizia, per Campo de’ Fiori. A terra, mozziconi di fumogeni, bossoli di lacrimogeni e quei libri scudo ciancicati dal passaggio delle truppe.

La carica di Ponte Sisto non è l’unica provocazione della giornata romana dello sciopero europeo del 14 novembre. Verso le dieci, cento neofascisti erano a piazza del Popolo a mimare, a uso e consumo della teoria degli opposti estremismi, un improbabile assalto alla Camera. La polizia li carica ma quasi con garbo e la questura rimedia qualche contuso da esibire come vittima del dovere e nessun fermo. Quattro ore dopo le botte e la caccia all’uomo e un grottesco, arrogante, comunicato del portavoce della comunità ebraica, Pacifici, che chiede di vietare le manifestazioni dopoe essere stato “offeso” da una bandiera della Palestina che è sfilata sotto la sinagoga romana, sul lungotevere. Mentre andiamo in rete un’assemblea a Lettere della Sapienza prova a fare il bilancio di feriti e arrestati. Il paradosso è che un presidio sotto Montecitorio s’è svolto davvero, l’hanno convocato i Cobas e l’hanno raggiunto anche un migliaio di lavoratori autoconvocati e docenti del coordinamento delle scuole in lotta che si sono staccati dal corteo della Cgil che ha volutamente girato al largo rispetto agli studenti. (da popoff)

Brescia  cariche della polizia davanti alla stazione FS:  Le cronache parlano di celerini scatenati: si registrano alcuni feriti a causa delle cariche molto violente.
 
A Torino lancio di lacrimogeni contro il corteo. Fermato un ragazzo che ha messo la bandiera No tav sul grattacielo in costruzione della S.Paolo.
 
 A Modena cariche della polizia davanti al provveditorato
 
Scontri a Milano in via Magenta. il corteo che provava ad entrare nella stazione di Porta Genova è stato respinto con cariche scomposte dalle forze dell’ordine.

Ultima ora (importante): compagn* di Roma ci informano che sono stati confermati tra gli 11 e i 13 arresti per gli scontri di oggi pomeriggio sul lungoTevere, alcuni con l’accusa di “devastazione e saccheggio” !
Domani ci sarà il processo per direttissima, il Pm è Pescaroli.
La sproporzione dell’accusa e del reato contestato pare rispondano al tentativo maldestro di coprire l’immenso numero di testimonianze e immagini che provano la brutalità della violenza poliziesca oggi dispiegata nella capitale. Alcuni degli arrestati sarebbero anche stati portati in ospedale per le botte ricevute (…dove?).

Domani 15 novembre appuntamento alle h 10 in Sapienza per fare il punto della situazione e decidere eventuali risposte!!

 
 
foto su contropiano
 
foto su InfoAut  

foto e video su popoff

foto e video da milanoinmovimento

Le reazioni


Lunedì era toccato agli studenti “choosy” di Napoli di essere bastonati per aver contestato la Fornero arrivata a Napoli per un vertice con il collega tedesco, ieri i valligiani No Tav avevano toccato con mano la violenza dell’esercito di occupazione e oggi queste violenze di gruppo ai danni degli studenti. «Il governo dai manganelli facili reprime così le proteste e il giusto dissenso contro le sue politiche, contro l’austerità – commenta  Paolo Ferrero, segretario del Prc – Monti, invece di reprimere le manifestazioni del disagio sociale, dovrebbe abbandonare le sue folli politiche, che stanno aggravando la crisi e impoverendo il paese». Dice anche Giorgio Cremaschi, portavoce del Comitato No debito, di aver «vissuto una mobilitazione enorme di fronte alla quale è inaccettabile la Roma blindata e il blocco degli accessi al Parlamento, davanti al quale si deve essere liberi di manifestare. Esprimiamo solidarietà agli studenti e a tutti i manifestanti di questa grande giornata di lotta e condanniamo le cariche della polizia».

«Il clima sta cambiando per questo le vicende di Roma sono così gravi e gratuite – osserva Franco Turigliatto di Sinistra critica – cresce l’opposizione a questo governo e sta succedendo nel quadro europeo, una combinazione inedita e incoraggiante». Anche Beppe Grillo, poche ore dopo aver giurato che poliziotti e carabinieri votano per lui, si sente in dovere di scrivere un post polemico finalmente con i violenti: «Polizia, chi stai difendendo? Chi è colui che colpisci a terra? Un ragazzo, uno studente, un operaio? E’ quello il tuo compito? Ne sei certo? Non ti ho mai visto colpire un politico corrotto, un mafioso, un colluso con la stessa violenza. Ti ho visto invece scortare al supermercato una senatrice o sfrecciare in moto affiancato ad auto blu nel traffico… Soldato blu non ti senti preso per i fondelli a difendere l’indifendibile, a non schierarti con i cittadini? Togliti il casco e abbraccia chi protesta, cammina al suo fianco».

 

 

Leave a Comment

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>