Venezia: vertice Renzi-Hollande, grande corteo di contestazione.
- marzo 08, 2016
- in lotte territoriali, no tav
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Oggi a Venezia, i premier Renzi e Hollande, si sono incontrati per discutere di Grandi Opere (tratta TAV Torino-Lione), dell’imminente intervento militare in Libia e della questione migranti.
Come al solito, i potenti signori barricati tra quattro mura (la sede prescelta era Palazzo Ducale) a decidere la sorte di migliaia di persone, senza minimamente prendere in considerazione quella voce che veniva dal basso, non solo dalla città, ma da tutta Italia. I vari movimenti che si sono riuniti per manifestare il proprio dissenso, protestando contro le grandi opere, la guerra e i muri costruiti sui confini, sono stati denuti a debita distanza dalla cosiddetta ”zona rossa”. A respingerli ci hanno pensato bene i cani da guardia.
Una città blindata: zona rossa, negozi chiusi, presidi di militari e forze dell’ordine.
All’appello lanciato dai Comitati No Tav della Val di Susa e dal Comitato No Grandi Navi di Venezia, che da anni si battono per la salvaguardia dei territori e contro l’imposizione di grandi opere atte ad alimentare la speculazione, hanno risposto in tanti.
Tra le presenze: i promotori della Campagna nazionale Stop Devastazione e Saccheggio, i comitati Trivelle Zero delle Marche e Stop Biocidio di Napoli, una moltitudine di comitati attivi nel Nord Est, gli studenti medi, i centri sociali del Nord Est, i No dal Molin da Vicenza.
Una giornata importante per la lotta, in cui è passato forte il messaggio: non si può decidere sui territori e sulla vita di migliaia di persone stando rinchiusi in palazzi presidiati.
Il corteo si è letteralmente snodato ”per terra e per mare”, e con il suo avvicinamento alla zona rossa, le forze dell’ordine hanno tentato di respingerlo con l’ausilio di idranti.
FONTE: http://www.globalproject.info/it/in_movimento/venezia-no-grandi-navi-e-no-tav-contro-il-vertice-renzi-hollande/19938