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No Tav in carcere: intervista a Marcella, mamma di Graziano

Riportiamo (da Radio Blackout) l’intervista realizzata con la madre di Graziano, uno dei tre No Tav in carcere dall’11 luglio scorso per un attacco al cantiere di Chiomonte. La sentenza è attesa per il 27 maggio, mentre per domenica 24 maggio è in programma un presidio di solidarietà sotto il carcere delle Vallette (appuntamento ore 17 al capolinea del 3):

Questa mattina abbiamo improvvisato una coinvolgente diretta con Marcella, mamma di Graziano, uno dei tre No Tav in carcere dall’11 luglio 2014 per il sabotaggio al cantiere TAV di Chiomonte di due anni fa.

Ci ha raccontato le difficoltà sue e dei familiari a stare vicino al figlio, sia per la lontananza dalla loro città (Lecce) rispetto alle carceri in cui è stato detenuto, sia in particolare per quanto è accaduto in occasione del trasferimento a Torino per il processo, iniziato lo scorso 23 aprile: tra colloqui negati per presunte malattie, udienze a porte chiuse e altri impedimenti, soltanto ieri dopo oltre un mese ha potuto parlare col figlio, per telefono.

E’ evidente che l’accanimento della procura e del carcere di Torino nei confronti dei tre compagni sia di tipo politico, per spaventare e criminalizzare tutti i No Tav che negli anni nella lotta al supertreno hanno messo in atto pratiche concrete ed efficaci.

A maggior ragione è importante stare vicino a Francesco, Graziano e Lucio mentre si avvicina la sentenza (27 maggio) del processo a loro carico, nel quale l’accusa ha chiesto per ciascuno cinque anni e sei mesi di reclusione.

Ascolta l’audio dell’intervista:

 da InfoAut

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