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USA: La polizia uccide giovane disabile

Anthony Lowe giovane afroamericano con le gambe amputate e in sedia a rotelle di 36 anni è stato ucciso dalla polizia, colpito da otto proiettili

Giovedì 26 gennaio, un giovane afroamericano con le gambe amputate e in sedia a rotelle cerca di scappare trascinandosi sul marciapiede, appoggiandosi al muro.

Si guarda alle spalle, stringe nella mano un coltello, mentre due poliziotti armati gli puntano la pistola e camminano, lenti, verso di lui. Poi il video si interrompe ma sappiamo che Anthony Lowe, 36 anni, è stato ucciso, colpiti da otto proiettili.

Si tratta dell’ennesimo caso che alimenta le polemiche sull’uso eccessivo della forza da parte della polizia americana

Gli agenti affermano di avere avuto paura che il giovane afroamericano potesse lanciargli il coltello addosso. In una dichiarazione, il dipartimento ha detto che gli agenti hanno provato a usare il taser Lowe due volte, ma senza successo.

La famiglia di Lowe chiede che vengano licenziati e accusati di omicidio. «E’ triste come questi poliziotti se la cavano uccidendo il nostro popolo afroamericano. Se la cavavano sempre. Era su una sedia a rotelle. Cos’altro poteva fare? Cos’altro poteva fare?», commenta un cugino. Anche la madre di Lowe ha parlato durante una conferenza stampa che si è tenuta davanti al dipartimento di polizia di Huntington Park: «Hanno ucciso mio figlio, su una sedia a rotelle: era senza gambe».

 

 

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