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Unitat Catalana solidale con un rifugiato curdo

Il caso del rifugiato curdo Husseyin era già noto. Ne avevamo parlato anche qui. Disertore dall’esercito turco, si era integrato nelle forze curde del Rojava combattendo contro Daesh.

Rifugiato in Francia per evitare il carcere in Turchia, si era visto rifiutare la domanda d’asilo. Opponendosi all’ordine di lasciare la Francia, si era rifiutato di salire sull’aereo (8 dicembre 2020) e ripetutamente di sottoporsi al test del Covid 19 (indispensabile per l’espulsione). Per questo veniva condannato a tre mesi di prigione dal Tribunale di Perpignan e tuttora si trova in carcere.

In questi giorni in sua difesa è intervenuto pubblicamente, presso le autorità francesi, Jaume Pol presidente di Unitat Catalana (formazione politica della Catalunya Nord, sotto amministrazione francese) chiedendone  la scarcerazione, e la concessione dell’asilo politico in quanto “combattente curdo contro lo stato islamico”. A farsi carico della causa del giovane curdo, con sit-in e presidi, i militanti di Unitat Catalana (in particolare Joan-Miquel Touron) già impegnati in azioni di solidarietà con la popolazione del Rojava.

Gianni Sartori

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