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Tutti in carcere e zero diritti… il vangelo secondo Matteo (Salvini)

Liste di proscrizione per chi esercita la sua professione di avvocato, anatemi contro ogni decreto definito a torto “svuota carcere”, attacchi contro la depenalizzazione per i reati minori, disprezzo per gli immigrati rinchiusi in carcere e la richiesta di rimandarli nei propri paesi di origine, leggi dure e più repressione. Sono le battaglie principali, securitarie e legalitarie di Matteo Salvini, il capo della Lega che oggi manifesterà a Roma.

Gli anatemi del leader leghista che riguardano la sua visione carcerocentrica e di annientamento dello stato di diritto della nostra società. La vicenda del pakistano bolzanino espulso dall’Italia con un provvedimento diretto del ministero dell’Interno nell’ambito delle precauzioni anti terroristiche, aveva amplificato le spinte xenofobe di alcuni partiti e movimenti che del razzismo ne hanno fatto una battaglia principale.

La settimana scorsa il segretario della Lega ha richiamato l’attenzione sui possibili sviluppi del ricorso depositato al Tar del Lazio dall’avvocato trentino Nicola Canestrini, difensore del giovane pakistano. Salvini sulla sua pagina Facebook ha scritto parole di indignazione sul fatto che il giovane pakistano abbia trovato un avvocato italiano disposto a curargli un ricorso davanti al Tar del Lazio per cercare di ottenere la sospensiva del provvedimento di espulsione ed in seguito il totale annullamento.

salvini“Inneggiano all’Isis e poi ricorrono alla giustizia italiana”, il titolo del post, Salvini in pratica ha espresso la sua contrarietà al fatto che uno straniero si rivolga alla giustizia italiana per la tutela dei suoi diritti, scandalizzandosi perché un avvocato italiano lo difenda. A quel punto ne sono seguiti centinaia di commenti intimidatori, i quali hanno attaccato l’avvocato per aver accettato questa difesa, lanciando gravissime minacce a lui e alla sua famiglia, negando il diritto di ogni persona a difendere i suoi diritti e di ogni avvocato di assumere la difesa di ogni soggetto colpito da provvedimenti ritenuti ingiusti e illegittimi.

L’associazione degli avvocati “Legal Team Italia” ha prontamente emanato un comunicato contro la lista dì proscrizione di Matteo Salvini, esprimendo che “l’attacco all’avv. Canestrini è un attacco al diritto di difesa, regolato dalla Costituzione e dalle norme, anche internazionali, a tutela del libero esercizio dell’attività professionale forense”.

Il comunicato poi prosegue spiegando che “tali norme stabiliscono che non è lecito identificare l’avvocato con le posizioni del proprio cliente; che l’attacco alla libertà dell’avvocato è un attacco non solo alla sua posizione, ma colpisce direttamente anche i diritti fondamentali delle persone colpite da provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria o amministrativa, perché rende più difficile la difesa contro tali provvedimenti; che la libertà dell’avvocato è presidio fondamentale della libertà di tutti i cittadini e di tutti i corpi sociali”.

La nota di “Legal Team Italia” continua denunciando la situazione imbarazzante dello stato di diritto che colpisce l’intero continente europeo: “Pur senza giungere ai livelli di efferatezza esistenti in molti paesi, gli attacchi agli avvocati che sì stanno verificando in Europa (tra cui la ventilata possibilità di intercettare le comunicazioni tra avvocato e cliente) sono un motivo di grave allarme e preoccupazione”. E conclude: “Questi attacchi non intimidiranno gli avvocati democratici che rinnovano il loro impegno per la difesa e il rafforzamento dei diritti fondamentali, tra cui quello di assicurare ad ogni cittadino, di qualsiasi nazionalità, la possibilità di difendere nelle sedi giudiziarie i propri diritti”.

Matteo Salvini, sempre nella stessa settimana, ha perfino approfittato dell’interessante dossier sugli immigrati in carcere redatto dall’associazione “Antigone” per creare indignazione attraverso Facebook: “Ormai più di un terzo dei detenuti nelle carceri italiane è composta da immigrati con punte che superano il 50% al nord – scrive Salvini sulla sua pagina – e molti di questi si lamentano perché non c’è un cibo differenziato per religioni, non ci sono luoghi di culto per tutti, non c’è Skype. Io comincerei a farli lavorare tutti e a rimandare al loro paese i detenuti stranieri che possono essere espulsi. Prima lavorano, poi (forse) si lamentano”. Pronta è stata la risposta di Patrizio Gonnella, il presidente di Antigone: “Ho l’impressione che Matteo Salvini abbia capito poco (e quel poco lo ha pure capito male) del nostro rapporto sugli stranieri detenuti. Noi siamo per i diritti di tutti, compresi i suoi. E i diritti alla salute, religiosi, al lavoro valgono suo malgrado proprio per tutti. Comunque quando al governo il ministro della Giustizia era Castelli, suo compagno di Lega, c’erano quelli che facevano affari, il sovraffollamento cresceva e l’Italia ha dovuto dopo pagarne i danni”.

Ma per Salvini – e ovviamente non solo – l’Italia è diventata il paradiso dei delinquenti. Lo disse all’indomani della depenalizzazione dei reati minori passato per decreto. Sempre su Facebook aveva chiosato: “Il governo ha depenalizzato alcuni reati lievi, per cui niente galera per chi commette furto, danneggiamento, truffa e violenza privata”.

E aveva aggiunto: “Con la sinistra al potere l’Italia diventa il paradiso dei delinquenti. Non mi rassegno, la Lega farà opposizione totale a questa follia”. Peccato che sia stato smentito perfino da Rodolfo Sabelli, il capo dell’associazione nazionale magistrati: “Da sempre siamo favorevoli alla non punibilità per la tenuità del fatto: riusciremo a liberare i tribunali per fatti di scarso allarme e tutto passerà al vaglio di un giudice con tutte le garanzie. Non credo si debba spingere con troppa enfasi sulla sicurezza”.

Salvini è la perfetta incarnazione del più basso populismo e risulta in salita con i sondaggi: in Italia sta nascendo un blocco reazionario contro l’austerità che non è da sottovalutare. Per arginare ciò probabilmente ci vorrebbe una sinistra libertaria, capace di difendere lo stato di diritto, contro una visione dello Stato etico. Ma ancora non se ne vede traccia.

Damiano Aliprandi  da Il Garantista

 

Comments ( 1 )

  • Qui il cantante e cambiato….. Ma la musica e sempre la stessa….
    Ricordo…. La musica che inneggiava “”” Roma ladrona….””” … Ma poi………. Mi scusi sig… Matteo …… Salvini…. Xche nn si renda promotore… Di inasprire le penne di corruzione falso in bilancio… … con 30 anni di carcere con zero diritti…??? se sbaglio correggetemi….. Se nn ero per avere un caldo di reati si sono sempre inasprite le penne….????? Eppure uno dei veleni del economia… E la corruzione falso in bilancio…… Perche nn si e mai messo mano in questo… Senso… Si sono inasprite tante penne… Furti rapine… Contrabbando.. Falsificazione….. Ma i reati che riguardano… Alla sfera politica…. Nn sue mai messo mani…. Verrà anche il giorno che il popolo… Si stancherà di questo marciume…. Spero che accadrà piu oggi che domani…. Che tt il popolo anziano d’età occuperà il parlamento e vi cacceranno a calci nel sedere… Renzi che va in ucraina… In Grecia… A promettere … Aiuti … Mentre in Italia la gente muore di fame… Nn so quanti millioni di italiani vivono con un redito basso…. Che devono andare a chiedere aiuto alla Caritas a fine messe…. Xche nn ci arrivano…. Xche millioni di italiani… Devano lavorare 50 anni per andare in pensione….. Mentre la vostra classe… Va in pensione in meno di un anno….. Xche la vostra classe va in pensione…. Con una retribuzione… Di una barca di soldi…. Mentre ci sono millioni di italiani… Che hanno una retribuzione… Di mille euro al messe… E anche di meno…sempre verrà quel giorno…….. Ogni forma di imperio e sempre caduto….. Di questo passo… Cadrà anche l’impero italiano….

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