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Testmonianze: Chiedo di essere condannato a morte

Io sottoscritto Trudu Mario, nato ad Arzana (Nu) l’11 marzo 1950 ristretto presso il carcere di Spoleto, con pena definitiva ergastolo, chiedoche questo Tribunale si pronunci sulla mia richiesta affinché mi venga tramutata in pena di morte, l’ergastolo inflittomi dalla Corte di Assise d’Appello di Firenze.Vengo spinto a questa decisione dalla mia consapevolezza che sia io, come moltissimi altri detenuti non potremo mai uscire di galera, questo perché il decreto legge (Scotti-Martelli) del 1992 legge fatta con la roncola, ignorando la costituzione, così facendo diventare alcuni reati ostativi e coloro che sono stati condannati per tali reati all’ergastolo non potranno mai usufruire di nessun tipo di benefici, e tanto meno potranno arrivare a un fine pena.In parte capisco che lo stato si è impegnato a farci morire un poco alla volta, ma io dopo trent’anni di tortura ho deciso che voglio morire subito con il metodo più sbrigativo. Le motivazioni che danno forza alla mia richiesta sono le stesse che vi ho sempre elencato negli ultimi decenni in cui ho invocato invano i benefici premiali (come il permesso premio… e altro) – vi allego un elenco con le motivazioni che infinite volte vi ho presentato nelle richieste per i benefici – Ma nei miei confronti ho visto da parte della giustizia soltanto accanimento e vendetta, bene! Oggi vi offro l’occasione giusta per una vendetta completa. Fino a oggi mi hanno sempre respinto le centinaia di istanze da me presentate, mi auguro che questa sia la volta buona e finalmente qualcosa viene accettata pure a me, io ormai ho una certa età e ho fatto 30 anni di carcere e potrei farmene altrettanti, non sono un tipo che s’impressiona, niente mi spaventa, se oggi inoltro questa mia richiesta (e mi rammarico per avere aspettato tanto), è soltanto per alleviare i miei familiari dell’enorme sacrificio che impongo loro da trent’anni, loro come me, hanno girato 16 carceri in cui ho soggiornato, per venire a trovarmi, pellegrinaggio iniziato il 12 maggio 1979 data del mio arresto. Avrei dovuto rifiutare molto tempo fa il tanto amore che mi hanno dimostrato e continuano a dimostrarmi venendo tuttora a trovarmi, ma non ho avuto mai né la debolezza e né la forza per suicidarmi, ora pretendo che lo Stato metta fine al loro eterno pellegrinare.Per questo oggi chiedo che sia lo Stato a sbrigare questa faccenda, non sarà difficile fra loro trovare un boia, ne hanno ammazzata tanta di gente uno in più uno in meno, non fa differenza.L’unica cosa che chiedo per essere soppresso è che si usi il metodo – fucilazione – possibilmente in un luogo pubblico, sarebbe per me una grande soddisfazione se avvenisse nella piazza del Duomo di Spoleto (il mio paese di residenza), possibilmente informando la popolazione, se all’evento partecipassero tutti i miei concittadini sarebbe una enorme gioia per me, così in un solo colpo potrete togliervi dalle scatole quel Mario Trudu che con insistenza per decenni ha continuato a chiedere ciò che per legge gli spetta, ma ignorante come è, non è riuscito a capire che non glieli avrebbero mai concessi, che stupido che è! Attendo con fiducia (anche se avere fiducia in voi è come se un agnello avesse fiducia in un lupo) un esito positivo della questione, vi ringrazio.
Mario Trudu

Comments ( 4 )

  • Anonymous

    mio padre mi ha detto che eri una brava persona ,ho dei dubbi come li avevo su mio padre anche se so che in questo paese di merda la legge non e uguale per tutti ma sappi che quello che chiedi e impossibile sopratutto perche sei tu a chiederlo .comportati in altro modo forse qualcuno lo farà.

  • saludi,soe unu paesanu de tu mariè,ispero una dì de ti biri passillandu in bidda,bittu ca unu pagu e presone (trintannusu)dasi fatta.Sa presone iada a depped essere unu logu de recuperu e non de cunfinu.Ci penso ca ogna dì in di oganta gente de galera ci a mortu 1 mese o un annu prima e a tui non ti onanta unu permissu dopo trintannusu.adiosu mariè

  • antoni

    E a pensari ca in ciadi sgente ci furandu adi postu in genugrusu una nazione e non anti fattu una dì de galera

  • paesanu tu

    tieni duro mario e continua a lottare per i tuoi diritti,se hai sbagliato e ripeto “se hai sbagliato”stai pagando ,ma continua a chiedere ciò che ti spetta