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Testimonianze: il vero obiettivo dell’ordinanza anti-borsoni a Pisa

Vogliamo ringraziare pubblicamente “Il Tirreno” e il suo giornalista Gian Mario Scanu per la limpidissima operazione verità fatta rispetto all’ordinanza anti – borsoni: un uomo bianco entra indisturbato in Piazza dei Miracoli, prova a vendere abusivamente ai turisti senza che vigili, carabinieri, finanzieri e poliziotti – ai quali è passato letteralmente sotto il naso – sentano il bisogno di fargli rispettare i dettami dello sceriffo Filippeschi. Ecco il vero volto di quell’ordinanza, o quanto meno l’interpretazione che ne danno alcune frange “distratte” delle forze dell’ordine : non c’entra un bel nulla l’abusivismo commerciale, ma siamo di fronte ad una caccia senza quartiere al nero, al miserabile, all’emarginato. Vogliamo scommettere che se il tentativo lo avesse fatto uno di nome Amedh, Mohamedh o Hussein e scuro di pelle si sarebbe visto circondare da stuoli di uomini in divisa? Saranno contenti quei consiglieri comunali del PD, della PDL, dell’IdV e delle altre liste che, senza vergogna, a novembre alzarono la loro manina bianca per votare insieme e appassionatamente il “patto per Pisa” da cui è scaturita l’ordinanza! Speriamo che l’annunciato tavolo di confronto tra il comune e la comunità senegalese arrivi velocemente a positive conclusioni. Per quanto ci riguarda c’è un modo solo di riportare a Pisa un clima di normalità: il ritiro di quell’ordinanza razzista, miope, inutile e, per giunta, inefficace.
Roberto Cini

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