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Stato di Polizia a Lampedusa, fermati attivisti antirazzisti

La scorsa notte i nostri compagni dei Giovani Comunisti/e, del Forum Antirazzista di Palermo e delle Brigate di Solidarietà Attiva presenti a Lampedusa come presidio democratico e solidale, in seguito alla fuga di alcuni migranti dalla Stazione Marittima dove venivano tenuti come prigionieri, sono stati vittima di un’azione poliziesca intimidatoria. Senza alcun mandato sono stati fermati e portati in caserma dove sono stati interrogati, maltrattati e offesi. intanto la loro casa e il loro furgone venivano perquisiti.
Rifiutiuamo ogni accusa da parte del questore di Agrigento che in una nota sostiene che i compagni presenti sull’isola siano dei sobillatori, i veri sobillatori sono il governo e la polizia che con deroghe e provvedimenti straordinari continuano a gestire strumentalmente l’emergenza, coerentemente con le politiche migratorie razziste attuate finora, volte esclusivamente alla criminalizzazione degli immigrati.
Il presidio democratico presente a Lampedusa sarà rafforzato e continuerà senza sosta, così come quello a Chinisia e ovunque nascano centri di detenzione per immigrati, per monitorare quanto avviene, intervenire in supporto alle prime necessità quando è necessario e per affermare la nostra assoluta contrarietà ad ogni forma di respingimento collettivo o detenzione per i migranti
GIOVANI * COMUNISTi/e PALERMO

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