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Sorvegliare e punire. Un’analisi del pacchetto sicurezza

I 12 articoli delle “Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica” varate pochi giorni fa dal nuovo governo, rappresentano da un lato l’ennesimo salto in avanti per quella che Bauman chiama “Fabbrica della paura”, dall’altra si muovono in terribile perfetta continuità legislativa e culturale con quello che accade nel paese da almeno due anni, ma le cui radici vengono da molto lontano. Sono il segno di una sconfitta, non solo politica e di una mutazione antropologica lenta e apparentemente irreversibile: un paese che, in maniera diversa a seconda delle aree geografiche, si scopre ricco e opulento, timoroso di perdere piccoli limitati e precari privilegi e che anche per questo costruisce il modello di un nemico interno, concorrente in una guerra fra poveri, da non includere a pari condizioni, da sfruttare come manodopera a qualsiasi costo. (continua)

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