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Sindacati di Polizia: “Noi siamo lo stato”

“Noi siamo lo Stato” la frase nel titolo è riportata come virgolettato in un post della Consigliera di maggioranza Alice Ravinale in occasione di un ordine del giorno presentato in Consiglio comunale a Torino

di Fabrizio Maffioletti da pressenza

“Noi siamo lo Stato” è stata pronunciata in audizione dei sindacati di Polizia in Consiglio comunale a Torino in occasione di un ordine del giorno a firma Ravinale, approvato in Consiglio, a seguito delle tensioni in piazza durante la visita a Torino di Meloni del 3 ottobre, nelle quali sono stati manganellati gli studenti. Nel testo Ravinale ripropone la questione del numero identificativo, citando la risoluzione 2011/2069(INI) del Parlamento Europeo che al comma 192 “esorta gli Stati membri a garantire che il personale di polizia porti un numero identificativo

I sindacati SIULP, SAP, SIAP e CONSIP hanno rilasciato questo comunicato stampa che derubrica la questione approvata in Consiglio come “una versione di parte connotata da
una ideologia datata, fuori tempo e bocciata dalla storia”. Ma questo comunicato: non appare esso stesso come ideologico? Fermo restando che un sindacato, in quanto tale, inevitabilmente esprime posizioni politiche: non appare questo stesso comunicato come estremista?

Pubblichiamo a questo proposito il comunicato diffuso dal SILP-CGIL, certamente di altro tenore.

Ravinale pone delle questioni che sono di sinistra? Chiedere l’osservanza dell’art, 53 del Codice Penale e l’apposizione del numero identificativo come richiesto dal Parlamento Europeo è di sinistra?

C’è un’altra domanda che ci pare lecito porre? Ma il numero identificativo: non è esso stesso garanzia di professionalità? Non tutela proprio chi nell’esercizio di un lavoro come quello del tutore dell’ordine, lavora con professionalità? E ancora: come mai è una richiesta così aspramente avversata da parte dei lavoratori delle FFOO?

Venerdì scorso le FFOO hanno fatto irruzione nei locali del Campus Einaudi:  è stato opportuno che ciò sia avvenuto?

Quindi: appare chiaro che la questione è squisitamente politica, che i sindacati delle FFOO esprimono una visione politica, ma quanto meno non appare che lo scontro politico posto in atto dai sindacati FFOO abbia toni né pacati e né interlocutori.

I riferimenti a fatti di cronaca nell’ODG di Ravinale sono dati di realtà, come lo sono gli ultimi accadimenti che hanno visto coinvolti gli studenti: non è quella visione politica espressa da taluni sindacati di Polizia, che di fatto derubrica il dissenso (in questo caso sull’opportunità dei metodi di gestione dell’ordine pubblico), come “ideologia datata” e che cade nella trappola dell’individuazione del “nemico” e non dell’avversario politico, proprio il dato di discussione posto da Ravinale in Consiglio comunale a Torino, e che è sempre più presente nel dibattito pubblico?

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