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Sigonella, la guerra in Ucraina è dentro casa…

L’immagine di ItaMilRadar ricostruisce la missione di volo nel Mar Nero di un drone Global Hawk di US Air Force decollato dalla base siciliana di Sigonella sabato 10 giugno.

di Antonio Mazzeo

sigonella - ucraina . radar

Come ha ben documentato la giornalista Clara Statello stamani per l’Antidiplomatico, alle ore 1.30 circa di domenica mattina (orario di Mosca) uno sciame di sei barche kamikaze si sarebbero scagliate contro la nave da guerra russa Priazovye, al largo della Crimea.

Secondo il Kremlino l’attacco sarebbe stato respinto dalla Marina e i droni navali kamikaze sarebbero stati distrutti.

Qualche ora fa l’agenzia russa RIA Novosti ha pubblicato una nota che riprende alcune dichiarazioni che il presidente Putin ha fatto nel corso di un incontro con i militari. “Ieri o l’altro ieri, la nostra nave, che stava a guardia del Turkish Stream, un gasdotto, è stata attaccata. Quattro droni semisommersi sono stati distrutti, tre sono stati distrutti, il quarto è stato perso e poi è finito. Subito dopo, altri quattro droni”, ha dichiarato Putin. “Allo stesso tempo, abbiamo visto un apparato di intelligence strategica senza pilota degli Stati Uniti librarsi nella zona neutrale. Apparentemente, ha corretto le azioni di questi droni”.

Il riferimento è chiaro: si tratterebbe proprio del Global Hawk di Sigonella “intercettato” da ItaMilRadar. “Si tratta della prima missione di un Global Hawk di US Air Force (reg. 11-2046 – callsign FORTE11) sul Mar Nero da quando ha preso il via la controffensiva ucraina”, scrivono gli analisti del sito indipendente. “La missione di sorveglianza si è focalizzata sulla parte centro-orientale del Mar Nero. Come può essere visto nell’immagine, il tracciato è pesantemente disturbato e in molte parti non è presente”.

La stampa italiana è troppo presa in questi giorni a commemorare e santificare l’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi (grande amico di Putin, tra l’altro quando era in vita) per attenzionare l’ennesima escalation bellica in Europa orientale e il sempre maggiore coinvolgimento bellico del nostro paese e della base di Sigonella.

E il ministro Crosetto non ha proprio nulla da dire?

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