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Sardegna. Classe operaia sotto processo

Inizia oggi il processo a carico di 33 tra operai e sindacalisti che dal 20 al 24 febbraio 2006 occuparono l’inceneritore dei rifiuti di Tossilo per protestare contro la chiusura della Legler. In totale gli operai occupanti furono oltre 800, ma “solo” 33 saranno quelli che finiranno alla sbarra, tra cui i leader sindacali Franco Mussoni della Cgil, Ignazio Ganga e Tomaso Canu della Cisl, Bobo Arbau della Uil e Franceschino Spanu dell’Ugl. Secondo l’accusa avrebbero impedito per tre giorni l’ingresso dei camion nel recinto dell’inceneritore di Tossilo, carichi di rifiuti provenienti da decine di paesi della provincia e di altre aree della Sardegna centrale. Ma perché solo 33 persone?E’ evidente che se fossero finito tutti sotto processo, questo si sarebeb caratterizzato come un vero e proprio processo classista. La giustizia ha in questa maniera inteso evitare quella che comune é un’evidenzia, prendendo 33 capri espiatori e portando comunque avanti un processo di classe. Giusto sarebbe stato autodenunciarsi in massa e far sì che davvero il processo fosse manifestatamente, e non accultamente, classista a antiproletario. Purtroppo i sindacalisti e gli opera non denunciati hanno mostrato nessuna solidarietà e voglia di fare veramente qualcosa per la prorpia causa, lasciando di fatto sili i loro compagni. C’è da essere veramente pessimisti…
fonte: Indymedia

Comments ( 1 )

  • Anonymous

    solidarietà militante e di classe ai 23 operai e sindacalisti denunciati.no alla repressione delle giuste lotte dei lavoratori contro il procedere della crisi.cacciamo la banda berlusconi.fare dell’ITALIA un nuovo paese socialista.collettivo comunista piemontese

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