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Sahrawi: né arresi né sottomessi

A tre anni dalla ripresa del conflitto con il Marocco (e il suo esercito di occupazione) l’insorgenza saharawi non demorde

di Gianni Sartori

Come è noto risale a tre anni fa la ripresa del conflitto armato tra il Fronte Polisario e l’esercito del Marocco nel Sahara Occidentale (ex colonia spagnola).

Ha quindi assunto il sapore di una commemorazione l’inaugurazione avvenuta il 13 novembre di una nuova base militare di addestramento (la località non è stata resa nota) da parte del comandante supremo delle forze armata sahrawi e segretario generale del Polisario Brahim Ghali.

Del resto anche nei due ultimi mesi la Repubblica Araba Democratica dei Sahrawi (proclamata ormai da 50 anni, nel 1976) ha ripetutamente fatto sentire la sua insorgenza.

E non si è trattato di “casi isolati”.

Verso la metà di settembre le unità dell’Esercito popolare di liberazione sahrawi avevano attaccato in più di una occasione le basi militari marocchine (considerate “truppe di occupazione”) nelle regioni di Ben Zegga e di Lagtitra. Così come il 31° e il 41° posto di osservazione a Targant e Arbib El Gaa (settore di Haouza).

Sempre in settembre, altre operazioni dell’APLS sono state condotte nella regione di Agouira Ould Ablal e Aguerarat El Fersig (settore di Mahbes), mentre nel settore di Aousserd veniva colpita la 7° base (e infliggendo, stando alle dichiarazioni dell’APLS, ingenti perdite).

In precedenza, l’11 settembre, erano state attaccate altre postazioni marocchine nel settore di Aousserd costringendo i militari marocchini a retrocedere in altri settori (verso Aguelibat El Agaya e nel sud di Aguelibat El Agaya).

Agli attacchi della guerriglia saharawi, il Marocco rispondeva con operazioni aeree. Tra gli altri veniva ucciso Abba Ali Hamudi, a capo della sesta regione militare e membro delle segreteria nazionale del Polisario. Altri tre combattenti saharawi perdevano la vita nella regione di Mahbes in un attacco di droni (quelli forniti da Israele).

Nei giorni successivi venivano colpiti da APLS sia il comando del 36° battaglione (nella località di Astila Ould Bouagrine) sia una postazione di artiglieria a Guelb En-Nas.

Il 29 ottobre APLS si manifestava contemporaneamente con diversi tiri di artiglieria nei settori di Mahbes, Smara (dove si sono registrate alcune vittime tra i militari marocchini) e Farsia.

E infine, la notizia risale al 13 novembre, APLS portava nuovamente i suoi attacchi nelle regioni di Amegli El Gaa, Amegli El Hara, Amegli Bengarat e Amegli Lebkar (settore di Amgala) e nella regione di Ross Oued Lethel (settore di Farsia).

 

 

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