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Roma: Un morto nel Cie di Ponte Galeria

Una telefonata, è arrivata ai giornalisti di Peacereporter dall’interno del Centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria a Roma. Uno dei ragazzi rinchiusi ha detto che un algerino è morto. Stava male, ieri sera, ed è stato portato nell’infermeria del centro. Non si sa cosa avesse, ma in infermeria hanno pensato che fingesse. La persona che ha telefonato ha detto che i poliziotti lo hanno picchiato e che gli è stato detto di «andarsi a prendere le medicine al suo paese». «Lo abbiamo trovato morto stamattina. Abbiamo chiamato i poliziotti, che si sono avvicinati e hanno cominciato a muoverlo, con i piedi. Poi lo hanno portato fuori». Il ragazzo morto era dentro il Cie da due giorni e secondo chi ha telefonato aveva ventiquattro anni. “La magistratura intervenga a fare piena luce sul caso del cittadino di nazionalità algerina morto questa mattina nel Cie di Ponte Galeria a Roma” – dichiara Stegano Galieni responsabile immigrazione del Prc – ” Avendo già accertato la crescente militarizzazione delle condizioni di vita nel centro, la cui ispezione è ormai resa sempre più difficoltosa, e in cui è oggettivamente diminuita la trasparenza in merito al rispetto dei diritti e delle condizioni dei trattenuti, Rifondazione comunista chiede che la magistratura faccia piena luce attorno a questa ennesima morte invisibile, rilevando eventuali responsabilità penali dell’ente gestore del Cie e dei funzionari preposti alla sorveglianza”.

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