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Roma: Foglio di via obbligatorio ad attivista di Greenpeace

Foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Roma. Per due anni. Questo è stato imposto dal Questore al responsabile della nostra campagna Energia e Clima, Salvatore Barbera, dopo l’azione di ieri davanti a Palazzo Chigi per denunciare l’impatto dei cambiamenti climatici.
Salvatore, 32 anni di Pistoia, è un attivista da molti anni e negli ultimi cinque è stato impegnato a tempo pieno nello sviluppo di varie campagne internazionali. Il foglio di via viene motivato con il reiterarsi del reato di manifestazione non autorizzata. Ricordi le nostre azioni nonviolente della campagna per il Referendum sul nucleare di giugno? Salvatore ha partecipato a tutte.

Ecco il commento del nostro direttore esecutivo, Giuseppe Onufrio:

Opporsi ai rischi che il nucleare inevitabilmente pone alla nostra sicurezza, così come denunciare l’impatto che i cambiamenti climatici stanno avendo in termini di vite umane e di costi per la società, è un atto dovuto di responsabilità civile, che non può in nessun modo essere accostata ad attività criminali.

La stessa responsabilità che il Governo e il ministro dell’Ambiente Clini dovrebbero dimostrare a Durban, prendendo a nome dell’Italia una posizione forte ed ambiziosa per la salvaguardia del clima e il rinnovo del protocollo di Kyoto.
fonte: greenpeace

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Bandito da Roma: l’orologio della storia torna indietro di secoli!

Inaudita la decisione di consegnare il foglio di via ad attivista di Greenpeace, la solidarietà del Prc



Riteniamo gravissimo e lesivo della libertà di espressione e della democrazia il Foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno a Roma per due anni imposto dal Questore di Roma al responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace Salvatore Barbera.

Il provvedimento è stato emesso dopo l’azione non violenta che i militanti di Greenpeace hanno svolto in piazza Colonna per chiedere di «salvare il clima», con l’apposizione di striscioni sui cambiamenti climatici e l’alluvione di Genova.
Ci uniamo alla denuncia degli attivisti di Greenpeace e del mondo ambientalista di grande senso civico finalizzata a smuovere le coscienze di un governo che si caratterizza per essere forte coi deboli e debole coi forti .
Un grande impegno quello dell’associazione ambientalista che andrebbe valorizzato e non represso.
Esprimiamo dunque la nostra solidarietà a Greenpeace e a Salvatore Barbera in comunione con le battaglie per la difesa del clima.
Riteniamo un gesto di inaudita gravita’ l’azione di criminalizzazione contro iniziative dimostrative di alta valenza simbolica per il Paese e per il mondo. Un provvedimento lesivo dei diritti costituzionali previsti dall’art. 16 e 17:

art. 16 “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge”;


art.17 “I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”.

Rosa Rinaldi, Resp. Ambiente, territorio, beni comuni Prc-Fds
Davide Pappalardo, Dip. Ambiente Prc

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