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Roma: centinaia di famiglie occupano un ex-hotel. Sgombero e tensione con la polizia

Ieri pomeriggio è stato sgomberato l’hotel ex New Gemini alla stazione Tiburtina, occupato da centinaia di persone intorno alla mezzanotte.

Un presidio di solidarietà ha occupato alle 6.30 del mattino il piazzale interno della stazione, rimasta militarizzata per tutta la giornata. Dopo le ore 14 la polizia ha deciso di eseguire lo sgombero intervenendo con centinaia di uomini. Un corteo ha raggiunto l’occupazione per sostenere la resistenza interna, con momenti di tensione all’interno del palazzo e per strada.

Al termine dell’operazione di sgombero 7 occupanti sono stati portati via dalla polizia perché senza documenti. Sono stati tutti rilasciati in nottata, tranne un minorenne che al momento è trattenuto in un centro di accoglienza.

La giornata di ieri conferma di nuovo come a Roma il problema abitativo venga gestito unicamente in termini di ordine pubblico e come sia necessario rilanciare una battaglia contro il sedicente e infame “piano casa” dell’ex ministro Lupi.

I movimenti per il diritto all’abitare si mobiliteranno sotto la Prefettura lunedì 20 Luglio dalle ore 10 insieme ai facchini della logistica in lotta per un presidio a P.zza SS. Apostoli contro l’art. 5 e la Bossi-Fini. La mobilitazione proseguirà per tutta la giornata, insieme con gli sgomberati dall’hotel New Gemini, le occupazioni abitative, gli sfrattati, per aspettare l’incontro con il prefetto Gabrielli previsto alle ore 18.

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tibuQuesta notte centinaia di nuclei familiari con tantissimi bambini e bambine, hanno occupato l’ex Hotel Gemini proprio davanti alla stazione FS Tiburtina. Un luogo nevralgico per la speculazione immobiliare legata al progetto della nuova stazione ad alta velocità e fortemente simbolico perché teatro soltanto alcune settimane fa di vergognosi rastrellamenti ai danni dei rifugiati, che li stazionavano in attesa ed alla ricerca, magari anche altrove,  di una vita dignitosa e migliore. Tutt’ora gli occupanti si trovano all’interno dello stabile e sul tetto, barricati e decisi a non uscire.  Dalle prime ore della mattina, inoltre, un presidio solidale con centinaia e centinaia di persone si è radunato nel piazzale antistante alla stessa stazione Tiburtina, inscenando un presidio che all’arrivo dei blindati della polizia è divenuto azione di disturbo e di blocco. Il risultato è che oramai da diverse ore è la polizia stessa a bloccare buona parte degli accessi allo snodo ferroviario, mentre sia il presidio solidale che l’occupazione resistono senza fare passi indietro.

Con questa iniziativa i movimenti per il diritto all’abitare rendono evidente, ancora una volta, l’assurdità e l’impossibilità di affrontare il problema dell’emergenza abitativa e della casa, come quelli della precarietà e della povertà, in termini di ordine pubblico. Qualcuno, nelle stanze dei bottoni, sta cercando infatti di dare visibilità e di favorire i fascio leghisti per spostare la rabbia crescente nella città e nel paese, lontano dai veri responsabili, trasformandola in una inutile e vergognosa “guerra fra poveri”. Le lotte dei movimenti, invece, dimostrano ancora una volta che soltanto unendoci, nel meticciato, possiamo riconquistare i diritti ed i bisogni negati, immaginare e costruire insieme dal basso una reale alternativa all’austerity.

Del resto sul terreno della casa, nel vuoto totale di risposte istituzionali nei confronti di chi vive l’emergenza abitativa e di chi non arriva alla fine del mese, la pratica dell’occupazione rappresenta l’unica soluzione credibile. Come di fronte  al tentativo di affrontare questa pesantissima situazione con i manganelli, l’unica possibilità sarà la resistenza.

Nelle nostre lotte pulsa l’antidoto al razzismo ed allo sfruttamento, vive ancora la possibilità di vincere le ingiustizie e di cambiare tutto.

Roma Resiste e si Barrica! Roma Alza la Testa!

#noart5 #stopsfratti

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