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Il regime iraniano ha giustiziato 4 prigionieri politici curdi

Il KNK condanna con forza la brutalità dell’Iran contro il popolo curdo e i prigionieri politici

di Consiglio esecutivo del Congresso Nazionale del Kurdistan

Questa mattina, il regime iraniano ha giustiziato i prigionieri politici curdi Mohsen Mazloum, Mohammad Faramarzi, Vafa Azarbar e Pejman Fatehi.

Ancora una volta, vediamo che le vite dei curdi vengono sacrificate per servire interessi politici, e questa ultima serie di omicidi politici si è verificata subito dopo la visita del Presidente iraniano Ebrahim Raisi al Presidente turco Recep Tayyip Erdogan ad Ankara.

Le quattro vittime curde della brutalità del regime iraniano sarebbero state giustiziate per spionaggio – accuse non provate e prive di qualsiasi credibilità. L’assassinio di coloro che chiedono diritti umani e culturali e che alzano la voce per l’autodeterminazione è un atto di accusa al regime iraniano oppressivo e sanguinario, e noi onoriamo la memoria di coloro che hanno perso la vita oggi. I curdi e tutti i popoli e le comunità religiose oppresse dell’Iran e, soprattutto, le donne del Paese, hanno dimostrato con il movimento di resistenza Jin Jiyan Azadî (Donna Vita Libertà) di essere resistenti e di non temere esecuzioni, arresti, torture o sparizioni forzate.

Il futuro dell’Iran, che il regime lo voglia o no, sarà Jin Jiyan Azadî. L’uccisione di quattro prigionieri politici curdi in Iran, in un momento in cui il regime iraniano si propone come guardiano dei diritti dei palestinesi durante la guerra Hamas-Israele in corso, mette in luce l’evidente ipocrisia dei leader del Paese.

Né le donne iraniane, né i curdi, né gli altri popoli dell’Iran possono più sopportare questa oppressione. Invece di presentarsi cinicamente al mondo esterno come il guardiano degli altri, l’Iran dovrebbe fare pace con i popoli e le donne iraniane e smettere di versare il sangue di persone innocenti in tutto il Paese.

Mentre i popoli dell’Iran vengono messi a tacere e brutalizzati, la strategia del regime iraniano di fomentare il conflitto in tutto il Medio Oriente per perpetuare la propria esistenza continua senza sosta. In tutta la regione, ben oltre i suoi confini, l’Iran svolge un importante ruolo destabilizzante in Medio Oriente. Offriamo le nostre condoglianze alle famiglie dei prigionieri politici assassinati dal regime iraniano e a tutto il nostro popolo.

La politica di inimicizia, morte e massacro del popolo curdo da parte del regime iraniano sarà sicuramente sconfitta. Ogni prigioniero politico assassinato dal regime iraniano continuerà a vivere nella lotta del popolo curdo per la libertà.

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